Descrizione
Il rosone centrale presenta elementi decorativi che richiamano motivi geometrici e floreali: l’ossatura della finestra è costituita da un centro circolare decorato internamente da archetti e, esternamente da piccoli elementi circolari forati a rosette quadrilobi da cui partono le raggiere della finestra a creare un motivo decorativo a “spicchi”. Ogni spicchio poi è suddiviso ulteriormente in due archetti a sesto acuto trilobati con colonnina tortile intermedia e terminante con decorazione a rosetta. Tra uno spicchio e l’altro vi sono elementi decorativi a rosette trilobi. L’ornamento dell’apertura circolare è caratterizzato da dentellinature e da una fascia centrale decorata con un motivo floreale. Nei triangoli mistilinei e dentellati dell’inquadratura del rosone vi sono quattro medaglioni con mezze figure, rappresentanti Galileo Galilei e Marsilio Ficino nei triangoli inferiori, e Amerigo Vespucci e Paolo Toscanelli Del Pozzo nei triangoli superiori eseguiti da Adolfo Galducci. Nelle zone laterali del rosone centrale vi sono due medaglioni in bassorilievo di Augusto Passaglia che rappresentano Filippo Scolari detto Pippo Spano a destra e Niccolò Acciaiuoli a sinistra. Essi introducono il concetto di Maria simbolo del trionfo della verità all’interno del Cristianesimo. In alto al centro vi è collocato lo stemma di casa Savoia mentre ai lati, nei pilastri, vi sono gli stemmi dell’Arme del comune fiorentino e dell’Arme del Gonfalone del Popolo Fiorentino.
Il rosone sinistro e destro presentano elementi decorativi che richiamano motivi geometrici e floreali: l’ossatura della finestra è costituita da un centro circolare decorato internamente da un elemento rotondo forato con una rosetta quadriloba e una stella a otto punte. Da questo elemento partono le raggiere della finestra caratterizzate da colonnine tortili costituite da capitellino finale. Tra un capitello e l’altro si aprono archetti a sesto acuto e trilobati intermediati da decorazioni a fori circolari. L’ornamento dell’apertura circolare è caratterizzato da dentellinature e da una fascia centrale decorata con un motivo floreale. Nei triangoli mistilinei e dentellati dell’inquadratura dei rosoni vi sono elementi decorativi floreali a bassorilievo con protome leonina centrale.
Notizie storico critiche
Dal gennaio del 1876 al dicembre dell’anno successivo, eseguite già in precedenza le opere di consolidamento e ampliamento della fondazione, fu murata l’ossatura di supporto della nuova facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore con pietra forte di Monteripaldi offerta gratuitamente dal Municipio. Nel febbraio del 1877 iniziò il rivestimento dei marmi con i grandi blocchi di bianco di Serravezza, dati in accordo da Giovan Bernardo Sancholle Henraux, il “resistente” verde serpentino delle cave di Prato sul Monte Ferrato e il “difficile” rosso reperito da diverse cave tra Siena e Grosseto. Nel primo progetto per la facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore, il De Fabris (1843) disegna tre archi acuti intorno ai rosoni (a rappresentare la linea delle volte interne) adottati in precedenza dal Silvestri e dal Matas. Tale decorazione è ripresa dal loggiato richiuso di Orsanmichele. Nel progetto per il secondo concorso, invece, bandito nel 1863, l’architetto progetta dei riquadri rettangolari per i tre “occhi” con triangoli mistilinei con motivo a intarsio cosmatesco. Tra il progetto del terzo concorso (bandito nel 1865) e i progetti esecutivi del 1870, il De Fabris disegna diverse proposte decorative per i rettangoli dei rosoni, che oggi mostrano, in quelli laterali, dentellature con elementi decorativi a bassorilievo vegetali e protome leonina centrale, in quello centrale, dentellature con quattro medaglioni con busti di filosofi e scienziati fiorentini (Galilei, Ficino, Vespucci e Del Pozzo).