Descrizione
Graduale con l'Ufficio diurno per il Proprio dei santi, il Comune dei santi e l'Offico per i defunti
Caratteristiche codicologiche
segnature: moderna a matita al centro del marg. est. a c. 1r "M.2 N° 1"data: 1330 ca.provenienza: Santa Reparatamembr.mm 530 x 355 (c. 22r)fascicoli legatiguardie: cartacee modernecc. I + 265 + I’ (cc. 1-13, 87 mancanti)numerazione in cifre romane a penna e inchiostro nero al centro del margine est. (cc. 14r-278r non sempre leggibile a causa dei danni riportati in seguito all’alluvione); moderna a matita in cifre arabe nel margine est. o nel margine inf. (presente nelle carte dove la numerazione antica non è ben leggibile; cc. 15r-29r, 33r, 38r-39r, 42r-126r, 128r-137r, 139r-165r, 169r-172r, 174r, 177r-182r, 185r-188r, 190r, 194r, 197r-198r, 200r-201r, 205r-208r, 212r-213r, 216r-221r, 223r, 230r-234r, 237r-239r, 241r-243r, 245r, 255r, 257r, 262r-264r, 266r-269r, 271r-273r, 275r-278r)fascicoli: 1(4), 2(5), 3-10(8), 11(7), 12-18(8), 19(6), 20(9), 21-27(8), 28(5), 29(2), 30(8), 31(2), 32-34(8), 35(4), 36(7), 37-38(3); con richiami ormai quasi illeggibili al centro del margine inf. (mancanti nei fascicoli 1, 2, 6-8, 18-21, 26-29, 31, 32, 34-38)specchio di scrittura: mm. 42 [375] 113 x 43 [9/223/8] 72 (c. 22r)rr. 36/ll. 6 + 6 tetragrammi (c. 22r)
Scrittura
Littera textualis di una sola mano (cc. 1r-277r) molto rovinata a causa dell’alluvione; nella maggior parte delle carte il testo è quasi del tutto perduto; probabilmente in alcune carte è presente una seconda mano (anche le iniziali filigranate sono diverse) ma non è verificabile con certezza a causa dello stato di conservazione (es. cc. 222v-227r, 268r-270r).Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 580 x 380 x 140; di restauro; assi rivestite in cuoio marrone con fornimenti originali in bronzo: cantonali polilobati e borchia centrale polilobata in entrambi i piatti; due bindelle con fibbie e tenoni, 6 nervi sul dorso e puntali.
Decorazione
Miniatura di pennello: 7 iniziali istoriate20 iniziali figurate31 iniziali decorate
Miniatura di penna:34 iniziali filigranate medie645 iniziali filigranate piccole
Le iniziali istoriate e figurate sono caratterizzate dal campo per la maggior parte dei casi azzurro o in foglia d’oro, corpo decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda, spesso decorata con bottoncini dorati e animali fantastici.
c. 25r, P iniziale istoriata (mm 260 x 135; mm 480 x 330 con i fregi) con la Natività di Gesù. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un sottile fregio che si estende su tre margini. Sul fondo sono le figure di san Giuseppe, seduto in primo piano, e la Vergine che ripone il Bambino dentro la mangiatoia; in secondo piano sono l’asino, il bue e, sullo sfondo, un palazzo fiorentino; nel fregio, che si estende su tre margini, è la figura genuflessa di un frate orante.
c. 28r, E iniziale figurata (mm 66 x 66; mm 485 x 335 con i fregi) con Santo Stefano. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio che si estende su tre margini ed include un uccello fantastico tra i fogliami. Sul fondo dell'iniziale è rappresentato Santo Stefano che indossa un'elegante dalmatica quadrettata e tiene in mano un libro; il santo martire ha in testa le pietre, suo attributo e strumento di martirio, mentre l'atteggiamento benedicente è rivolto ad un laico inginocchiato entro il fregio.
c. 31r, I(n medio) iniziale figurata (mm 140 x 50; mm 490 x 330 con i fregi) con San Giovanni evangelista. Corpo della lettera giallo decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un lungo fregio che si estende sui tre margini; entro di esso sono un mascherone e un uccello fantastico. Entro il campo azzurro, accanto all'iniziale, è san Giovanni evangelista rappresentato a figura intera mentre tiene in mano un libro.
c. 37v, E(cce advenit) iniziale istoriata (mm 130 x 118; mm 470 x 330 con i fregi) con l’Adorazione dei magi. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio che si estende su tre margini ed entro il quale è un uccello con testa antropomorfa. Sul fondo dell'iniziale è la scena dell’adorazione dei Magi, che fanno omaggio dei loro doni, oro, incenso e mirra, a Gesù; essi sono rappresentati di diverse età: il re più anziano è inginocchiato ai piedi della Vergine, che tiene in braccio il Bambino, mentre i due re più giovani sono in secondo piano, oltre l’asta della lettera.
c. 43v, S(uscepimus deus) iniziale istoriata (mm 125 x 117; mm 495 x 300 con i fregi) con la Presentazione di Gesù al tempio. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio si estende su tre margini. Sul fondo dell'iniziale è descritta la scena della presentazione di Gesù al tempio che corrisponde alla festa della purificazione della Vergine. Davanti a un altare sono rappresentati il sacerdote Simeone, che consegna alla Vergine il Bambino, assistiti da san Giuseppe con le colombe in offerta, e la profetessa Anna che tiene un cartiglio.
c. 48r, G(audeamus) iniziale figurata (mm 60 x 60; mm 150 x 130 con i fregi) con Sant’Agata. Dal corpo della lettera si estende una coda formata da foglie lanceolate. Sul fondo dell'iniziale è la figura di sant'Agata a mezzo busto vestita di rosso, il colore simbolico indossato dai martiri, e con la foglia di palma in mano.
c. 60r, C iniziale figurata (mm 63 x 63; mm 480 x 260 con i fregi) con i Santi Filippo e Giacomo apostoli. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate; entro il fregio, che si estende su tre margini, è un animale fantastico. Sul fondo dell'iniziale sono i santi Filippo e Giacomo apostoli rappresentati a mezzobusto, ciascuno con un libro in mano.
c. 62r, N(os autem) iniziale figurata (mm 70 x 70) con la Croce (croce) sul fondo della lettera.
c. 65v, S(tatuit) iniziale figurata (mm 140 x 135; mm 485 x 300 con i fregi) con San Zanobi. Corpo della lettera decorato con piccole foglie lanceolate che vanno a formare un fregio sui tre margini entro il quale è una figurina maschile che suona la tromba. Sul fondo dell'iniziale è rappresentato san Zanobi a figura intera che indossa il piviale rosso, la mitria e il pastorale; in una mano tiene il libro.
c. 71v, nella carta doveva esserci la Natività del Battista (nascita di Giovanni battista), come descritta nell’Inventario del 1958, ma l’iniziale è andata completamente perduta ed è stata asportata; rimane il fregio sui quattro margini all’interno del quale sono un animale con testa antropomorfa, uccellini, testine e due cornici polilobate, l'una con un Angelo in volo e l’altra con, presumibilmente, San Giovanni battista, al quale è dedicata la festa (Lc. 1, 5-25).
c. 77r, N(unc scio vere) iniziale istoriata (mm 125 x 120; mm 300 x 165 con i fregi) con il Martirio dei santi Pietro e Paolo. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate. Sul fondo dell'iniziale è narrato, simultaneamente, il martirio dei santi Pietro e Paolo con il primo crocifisso a testa in giù, rappresentato mentre viene inchiodato alla croce da due soldati, e Paolo, in primo piano, inginocchiato mentre viene decapitato da un altro soldato.
c. 85r, C(onfessio) iniziale figurata (mm 60 x 60; mm 85 x 150 con i fregi) con San Lorenzo. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate. Sul fondo dell'iniziale è la figura di san Lorenzo, rappresentato a mezzobusto, che indossa una dalmatica rossa.
c. 91r, S iniziale istoriata (mm 120 x 120; mm 410 x 290 con i fregi) con la Natività della Vergine. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate e fregio fogliaceo entro il quale sono due figure antro-zoomorfe. Il fondo è diviso in due registri entro i quali si collocano i personaggi della scena; in quello superiore è sant’Anna distesa nel letto, in quello inferiore la piccola Maria accudita da due ancelle.
c. 98r, B iniziale figurata (mm 70 x 70; mm 160 x 100 con i fregi) con San Michele arcangelo. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate; sul fondo è la figura di San Michele arcangelo a mezzobusto con una spada in mano.
c. 103v, G(audeamus) iniziale figurata (mm 120 x 125; mm 490 x 305) con Ognissanti. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un lungo fregio entro il quale è un animale fantastico. Sul fondo sono rappresentati alcuni santi tra i quali sono identificabili Pietro, con le chiavi e il libro, Paolo con la spada e il libro e, forse, san Giovanni apostolo; gli altri sono sintetizzati dalla sola rappresentazione delle aureole.
c. 106r, D(icit) iniziale figurata (mm 68 x 70; mm 125 x 100 con i fregi) con San Clemente. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda; sul fondo è la figura di san Clemente a mezzobusto che indossa la tiara papale.
c. 108r, M iniziale figurata (mm 73 x 65; mm 450 x 305 con i fregi) con Apostoli. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare una coda; sul fondo sono le figure di due apostoli a mezzobusto, separati dall'asta centrale dell'iniziale, non identificabili a causa delle pesanti perdite di colore.
c. 118r, I iniziale figurata (mm 140 x 47; mm 210 x 150 con i fregi) con un Martire. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare una coda; sul fondo azzurro, delimitato da una cornice, è la figura di un martire con la foglia di palma, simbolo del martirio, in mano.
c. 131v, P(rotexisti) iniziale figurata (mm 115 x 62; mm 210 x 110 con i fregi) con un Martire. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare una coda; sul fondo azzurro, delimitato da una cornice, è la figura a mezzobusto di un martire con la foglia di palma, simbolo del martirio, in mano.
c. 133v, S(ancti) iniziale figurata (mm 85 x 80; mm 210 x 190 con i fregi) con Martiri. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare una coda; sul fondo sono le figure a mezzobusto di quattro martiri con la foglia di palma, simbolo del martirio, in mano.
c. 169v, S(acerdotes) iniziale figurata (mm 63 x 63; mm 115 x 100 con i fregi) con un Santo Vescovo. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda; sul fondo è la figura a mezzobusto di un santo vescovo con la mitria e il pastorale.
c. 170v, S(acerdotes) iniziale figurata (mm 60 x 60; mm 165 x 195 con i fregi) con un Santo Vescovo. Sul fondo della lettera è la figura a mezzobusto di un vescovo con la mitria e il pastorale.
c. 186r, O(s iusti) iniziale figurata (mm 122 x 120) con un Santo abate. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate; sul fondo è la figura a mezzobusto di un santo abate con un libro in mano.
c. 189v, D(ilexisti) iniziale figurata (mm 127 x 104; mm 180 x 170 con i fregi) con Santa Lucia. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare una breve coda; sul fondo è la figura a mezzobusto di santa Lucia che tiene in mano un vasetto con una fiammella.
c. 190v, L(oquebar) iniziale figurata (mm 103 x 63; mm 185 x 110 con i fregi) con una Martire. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un coda; sul fondo è la figura a mezzobusto di una santa martire con il mantello rosso e la foglia di palma in mano, entrambi simboli del martirio.
c. 192r, V(ultum tuum) iniziale istoriata (mm 70 x 95; mm 490 x 330) con l’Annunciazione. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un lungo fregio. Sul fondo della lettera è la figura a mezzobusto della Vergine, coperta da un manto azzurro, mentre l’arcangelo Gabriele è rappresentato genuflesso sulle foglie del fregio che si estende su tre margini.
c. 211v, T(erribilis est) iniziale istoriata (mm 130 x 120; mm 140 x 160) con la Dedicazione della chiesa. Corpo della lettera decorato con foglie lanceolate; sul fondo sono le figure di un vescovo, di fronte a un altare con baldacchino, seguito da un diacono e altri chierici.
Le iniziali decorate fogliate (es. M(ulte) di mm 62 x 62 a c. 139r) sono interamente realizzate a tempera con campo quadrangolare, corpo decorato con foglie lanceolate che vanno a formare una breve coda e fondo anch’esso con foglie; i colori utilizzati sono per la maggior parte arancione, azzurro, rosa, verde e giallo (cc. 22r, 69v, 75v, 78v, 90r, 107r, 118v, 119v, 120v, 135v, 137r, 137v, 138v, 140r, 141r, 141v, 142r, 143r, 143v, 171r, 171v, 191v, 193r, 228r, 233v, 238r, 246r, 250r, 261r, 266r).Le iniziali filigranate medie (es. D(esiderium) di mm 75 x 80 a c. 50r) hanno il corpo rifesso azzurro e rosso, fondo e campo alternati con entrambi i colori con decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate.Le iniziali filigranate piccole (es. P(redica) di mm 45 x 30 a c. 42r) hanno il corpo azzurro o rosso, il fondo e il campo di colore opposto a quello del corpo con decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate.
Descrizione interna
c. ar-av: IndiceGraduale per il Proprio dei santi:
Incipit [...] diurnum in quo con[...]tar omnes festivitates et commune sanctorum per [...] anni. In vigilia sancti Andree apostoli. Introitus (c. 1r): Dominus secus (vigilia di sant'Andrea apostolo)In nativitate Domini (c. 19v): Dominus (Natività di Gesù)In missa maiore. Introitus (c. 25r)In [die] sancti Stephani prothomartiris. Introitus (c. 28r) (santo Stefano diacono e protomartire)In sancti Johannis evangeliste. Introitus (c. 31r): In medio (san Giovanni evangelista apostolo)In sanctorum innocentum. Introitus (c. 33v) (gli Innocenti)In die Epyphanie. Introitus (c. 37v): Ecce advenit (Epifania di Gesù)In festo purificationis [...]. Ad missam. Introitus (c. 43r-43v): Suscepimus deus (presentazione di Gesù al Tempio; purificazione della Vergine; Candelora)In sancte Agathe virginis et martiris. Introitus (cc. 47v-48r): Gaudeamus omnes (sant'Agata di Catania vergine martire)In cathedra sancti Petri. Introitus (c. 51r): Statuit ei (san Pietro in cattedra; san Pietro come primo vescovo di Roma)In sanctorum apostolorum Phylippi et Iacobi. Introitus (c. 60r) (santi Filippo e Giacomo apostoli)In inventione sancte Crucis. Introitus (cc. 61v-62r): Nos autem (ritrovamento della santa Croce)In festo sancti Zenobii episcopi et confessoris ad missam. Introitus (c. 65r-65v): Statuit (san Zanobi vescovo di Firenze)In vigilia sancti Johannis baptiste. Introitus (c. 69v): Ne timeas (vigilia di san Giovanni battista)In festo sancti Johannis baptiste. Introitus (c. 71r-71v): mancante (san Giovanni battista)In vigilia apostolorum Petri et Pauli. Introitus (c. 75v): Dicit dominus (vigilia dei santi Pietro e Paolo apostoli)In festo apostolorum Petri et Pauli. Introitus (c. 77r): Nunc scio vere (santi Pietro e Paolo apostoli)In conmemoratione sancti Pauli. Introitus (c. 78v): Scio cui (in memoria di san Paolo apostolo)In vigilia sancti Laurentii martiris. Introitus (c. 82v) (vigilia di san Lorenzo martire e diacono)In festo sancti Laurentii. Introitus (c. 85r): Confessio (san Lorenzo martire e diacono)In octava sancti Laurentii. Introitus (c. 90r) (ottava di san Lorenzo martire e diacono)In nativitate sancte Marie virginis. Introitus (c. 91r) (nascita della Vergine)In dedicatione [...] [Micha]eli archangeli. Introitus (c. 98r) (san Michele arcangelo)In festo omnium sanctorum. Introitus (c. 103v): Gaudeamus omnes (Ognissanti)In sancti Clementis pape et [...] (c. 106r): Dicit (san Clemente I, papa e martire)
Graduale per il Comune dei santi:
Incipit commune sanctorum. In vigilia unius apostoli. Introitus (c. 107r): Ego autem (Comune dei santi; natività di un apostolo)In natalis apostolorum. Introitus (c. 108r) (natività degli apostoli)In natalis unius martyris non pontificis. Introitus (cc. 117v-118r) (natività di un martire)In natalis unius sancti a Pasca usque ad Pentecosten [...]. Introitus (c. 131v): Protexisti (natività di un santo)In natalis plurimorum martirum a Pasca usque ad Pentecosten [...]. Introitus (c. 133v): Sancti tui (natività di molti martiri)In natalis plurimorum martirum. Introitus (c. 135v): Intret in conspectu (natività di molti martiri)In natalicio unius confessoris pontificis. Introitus (c. 169v): Sacerdotes tui (natività di un confessore)In natalis unius confessoris non pontificis. Introitus (c. 186r): Os iusti (natività di un confessore non pontefice)In natalis virginis. Introitus (c. 189v): Dilexisti (natività di una vergine)In dedicatione templi. Introitus (c. 211r-211v): Terribilis est (consacrazione della chiesa)
In sancti Joseph (c. 215v) (san Giuseppe di Nazareth)Missa in pro peccatis. Introitus (c. 216r): Misereris (messa in remissione dei peccati)In festo sancti Francisci (c. 223v): Mihi autem (san Francesco d'Assisi)In festo sancti Ignatii episcopi et martiris. Introitus (c. 225r): Ecce (sant'Ignazio (Theophoros), martire vescovo di Antiochia)In festo sancti Joseph [...]. Introitus (c. 226r) (san Giuseppe di Nazareth)In commemoratione beate Marie ab Adventu usque ad nativitatem domini. Introitus (c. 228r): Rorate (in memoria della Vergine)
Kyriale:
In maioribus festis dupplicibus (c. 238r): KyrieIn minoribus festis dupplicibus (c. 242r): KyrieIn maioribus semidupplicibus (c. 246r): KyrieIn minoribus semidupplicibus (c. 250r): KyrieIn simplicibus solemnibus (c. 254r-254v): KyrieIn minoribus simplicibus (c. 258r): KyrieIn solemnitatibus et commemorationibus beate Marie semper virginis (c. 261r): Kyrie (in memoria della Vergine)
In agenda mortuorum. Introitus (c. 271r): Requiem eternam (declamazione dei Morti)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, pp. 19-20) il codice è datato al XIV secolo ed è attribuito al Maestro Daddesco in una nota recente aggiunta poiché precedentemente non aveva alcun riferimento all'autore. Nell'elenco delle miniature non sono riportate alcune iniziali figurate di piccole dimensioni, come quelle alle cc. 48r, 62r, 190v, mentre è ancora indicata la miniatura mancante a c. 87 con l'Assunzione.Il codice fa parte dei quattro manoscritti, che originariamente dovevano essere un gruppo di 23 codici tra graduali e antifonari, citati come "Antiphanare" nell'Inventario delle cose che s'apartenghono alla sagrestia di sancta Reparata del 1418. Il Graduale è citato come "I° antiphanare festivo bello chomincia per sancto Andrea e finisce ne chiri della donna" (AOSMF, I, 3. 10, c. 23r, n. 68) e infatti, sebbene acefalo, finisce con il Kyriale con incluso il canto dedicato alla Vergine (c. 261r). Tutto il ciclo corale è abbondantemente citato negli Inventari, in particolare nell'Inventario dei libri di coro del 1663 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 341-369), dove è data una breve descrizione dei contenuti e di tutte le iniziali contenute in ciascuno, l'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376), dove ne vengono dati i contenuti e la segnatura in lettere che ne segue la successione all'interno dell'anno liturgico, e l'Inventario dei libri di coro del 1862 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 377-378) dove vengono proposte le attribuzioni ai vari miniatori. Per quanto riguarda il Graduale M.2 n. 1, nell'Inventario del 1663 non ne viene fornita una descrizione completa di tutte le iniziali miniate e nel 1862 non aveva ancora attribuzioni, ma si trova inventariato come M2 nel 1822. Il codice è stato attribuito da Marica Tacconi (2000, p. 165) al Maestro Daddesco, per analogia con il codice L.2 n. 2, precedentemente attribuito al Maestro dal Boskovits (1984, pp. 12-79) il quale riconobbe, quale caratteristica peculiare del miniatore, la sua capacità di esprimere il movimento e le emozioni nel ristretto spazio delle iniziali. Esso rappresenterebbe uno degli ultimi tre manoscritti miniati per il duomo di Firenze (insieme all'Antifonario L.2 n. 2 e al Messale Edili 107 della Biblioteca Laurenziana) nel primo trentennio del Trecento, in seguito ad un rinnovato interesse per il culto di san Zanobi (Tacconi 1997, pp. 70-72). I tre manoscritti più antichi sono comunque posteriori al 1310 poiché seguono la Liturgia Romana che fu adottata a Firenze dopo la riforma del 1310 voluta dal vescovo Antonio D'Orso (Tacconi 1997, pp. 70-72; 2005, p. 139). I contenuti del Graduale coprono tutto l'anno liturgico ma riguardano soltanto gli Incipit degli Introiti dei canti e quindi molte parti dovevano essere ricordate a memoria: secondo la Tacconi (1999, p. 156) questo potrebbe essere dovuto al fatto che i testi e la musica dovevano far parte di una tradizione liturgica ormai consolidata; soltanto le messe per le feste principali sono nella versione integrale e ad esse corrispondono anche le miniature più grandi.
Relazione iconografico religiosa
c. 25r, Natività di Cristo (Lc. 2, 1-20)
c. 28r, santo Stefano diacono e protomartire
c. 31r, san Giovanni evangelista apostolo
c. 37v, adorazione dei Magi (Mt. 2, 1-12)
c. 43v, presentazione di Gesù al tempio; purificazione di Maria; offerta delle colombe (Lc. 2, 22-39)
c. 48r, sant'Agata di Catania vergine martire
c. 60r, santi Filippo e Giacomo apostoli
c. 62r, Croce
c. 65v, san Zanobi vescovo di Firenze
c. 71v, nascita di Giovanni battista (Lc. 1, 5-25)
c. 77r, martirio di san Pietro apostolo; martirio di san Paolo apostolo
c. 85r, san Lorenzo martire e diacono
c. 91r, nascita di Maria
c. 98r, san Michele arcangelo
c. 103v, Ognissanti
c. 106r, san Clemente I, papa e martire
c. 108r, apostoli
c. 118r, martire
c. 131v, martire
c. 133v, martiri
c. 169v, santo vescovo
c. 170v, santo vescovo
c. 186r, santo abate
c. 189v, santa Lucia di Siracusa vergine martire
c. 190v, martire
c. 192r, annunciazione (Lc. 1, 26-38)
c. 211v, dedicazione della chiesa