Codici
Tipo scheda
OACo
Oggetto e soggetto
Definizione
Codice corale
Identificazione
Ciclo
Denominazione/dedicazione
Antifonario D, n. 8
Soggetti
- Iniziale istoriata D a c. 2r
- Dio parla ad Adamo
- Iniziale istoriata I a c. 3v
- Eva offre il frutto ad Adamo e Storie della Genesi
- Iniziale figurata N a c. 59r
- Figura maschile
- Iniziale figurata D a c. 70v
- Cristo benedicente
- Iniziale figurata S a c. 85v
- Pentecoste
- Iniziale istoriata D a c. 98v
- Noè costruisce l'arca
- Iniziale istoriata L a c. 132r
- Visita dei tre angeli ad Abramo
Cronologia
Secolo
XVI
Da
1508
A
1526
Motivazione cronolgica
Documentazione/ Bibliografia/ Analisi stilistica
Altra datazione
- 1860 (miniatura a c. 98v)
Autore
Monte di Giovanni di Miniato, detto "del Fora"
Localizzazione geografica amministrativa
Provincia
Firenze
Comune
Firenze
Località
Firenze
Denominazione
Archivio dell'Opera di Santa Maria del Fiore
Complesso monumentale di appartenenza
Complesso monumentale di Santa Maria del Fiore
Denominazione raccolta
Archivio musicale, serie I: codici corali
Luogo
Stanza dei corali
Posizione
8
Altre localizzazioni geografico-amministrative
Collocazione originaria
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore
- sec. XVI/ primo quarto
- 1934
- Coro bandinelliano (post 1547-1572)/ Coro ristrutturato dal Baccani (post 1846)
- Sopra il badalone
Collocazione successiva
- Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore
- 1934
- 1966
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore
- Sala dei corali
- Armadi/ Sopra il badalone
Rapporto
Stadio opera
Finale
Dati analitici
Iscrizioni
- Latino
- A caratteri applicati
- Lettere capitali
- c. 2r, margine inferiore, clipeo destro
- Op[er]A
- Latino
- A caratteri applicati
- Lettere capitali
- c. 2r, margine inferiore, clipeo sinistro
- Op[er]A
- Latino
- A pennello
- Lettere capitali
- c. 98v, margine esterno, clipeo
- Op[er]A
- Latino
- A penna
- Lettere capitali
- c. 95v
- Op[er]A
Emblemi e marchi
- Simbolo
- Corporativo/ Religioso
- Arte della Lana/ Opera di Santa Maria del Fiore
- 3
- c. 2r, margine inferiore, clipeo centrale; c. 98v, margine superiore, clipeo; c. 91r
- Agnus Dei
- Simbolo
- Civile
- Città di Firenze
- 8
- cc. 29v, 36v, 43r, 58r, 81v, 86r, 90r, 166r
- Giglio di rosso
- Simbolo
- Civile
- Popolo di Firenze
- 5
- cc. 43r, 117v, 134r, 152r, 171r
- Croce di rosso
Identificativi
Tipo di identificativo
Catalogo generale
Numero di identificativo di soprintendenza
09/00161204
Data di identificativo di soprintendenza
1985
Fonti e documenti di riferimento
Bibliografia
- Milanesi G.
- Nuove indagini con documenti inediti per servire alla storia della miniatura italiana
- 1850
- pp. 196-197
- D'Ancona P.
- La miniatura fiorentina: secoli XI-XVI
- 1914
- v. II pp. 686-687 n. 1415
- Becherucci L. / Brunetti G.
- Museo dell'Opera del Duomo a Firenze
- 1969-1970
- v. II p. 271
- Garzelli A. (a cura di)
- Miniatura fiorentina del Rinascimento: 1440-1525. Un primo censimento
- 1985
- v. I pp. 282, 316-319
- Preti Hamard M.
- Museo dell'Opera del Duomo di Firenze
- 1989
- pp. 36-37
- Plotzek J. M./ Winnekes K. (a cura di)
- Biblioteca Apostolica Vaticana: Liturgie und Andacht im Mittelalter
- 1993
- p. 356
- Fabbri L./ Tacconi M. S. (a cura di)
- I libri del Duomo di Firenze. Codici liturgici e Biblioteca di Santa Maria del Fiore (secoli XI-XVI)
- 1997
- p. 227
- t. 80-81
- Tacconi M. S.
- Liturgy and Chant at the Cathedral of Florence: A Survey of the Pre-Tridentine Sources (Tenth-Sixteenth Centuries)
- 1999
- pp. 230, 234
- Tacconi M. S.
- Cathedral and civic ritual in Late Medieval and Renaissance Florence: the service books of Santa Maria del Fiore
- 2005
- pp. 9, 190 n. 147
Relazioni
Descrizione
Antifonario per il Proprio del Tempo dalla prima Domenica di Settuagesima al Sabato avanti la prima domenica di Quaresima, il Comune dei santi, le antifone per la Vergine, per i santi Pietro e Paolo, per il Natale, per san Zanobi, per la Trinità e altri canti e testi Caratteristiche codicologiche segnature: moderna a matita al centro del margine est. a c. 2r "D n° 8"data: 1508-1526provenienza: Santa Maria del Fioremembr.mm 717 x 523 (c. 22r)fascicoli legatiguardie: I-III, II'-IV' cartacee moderne; IV, I' membranacee antiche numerate 1 e 190cc. IV + 187 + IV’numerazione moderna a matita in cifre arabe al centro del margine est. o nell’angolo inf. (cc. 1r-190r: include anche le due carte di guardia membr.) e numerazione antica a inchiostro nero in cifre romane di modulo piccolo al centro del marg. est. (cc. Ir-CCIIr; cc. XI-XII, XVIII, XLV, LI, LVI, LXXVI, LXXX-LXXXI, LXXXVIII, CII-CVI mancanti, c. CLXXVI ripetuta due volte)fascicoli: 1 (8), 2 (6), 3-4 (7), 5 (8), 6 (3), 7 (7), 8 (6), 9 (8), 10 (8), 11 (4), 12 (7), 13 (8), 14 (4), 15 (6), 16 (8), 17 (6), 18 (10), 19 (7), 20-22 (8), 23 (7), 24-26 (8), 27 (5); senza richiamispecchio di scrittura: mm 82 [485] 150 x 86 [9/289/10] 129 (c. 22r)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 22r) Scrittura Littera textualis di una sola mano (cc. 2r-189v); presenza di una seconda mano di epoca successiva (cc. 43r-43v, 65r-65v, 93r, 95r-95v, 98r-98v, 183r-189v – queste ultime molto rovinate); in alcune carte sembra che il testo originale sia stato ripassato (es. c. 44r, 97r). Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso. Legatura mm 756 x 555 x 115; di restauro; assi rivestite in cuoio marrone, 6 nervi sul dorso. Decorazione Miniatura di pennello:4 iniziali istoriate3 iniziali figurate7 iniziali decorate Miniatura di penna:255 iniziali filigranate medie6 iniziali filigranate piccole Le iniziali istoriate e figurate sono caratterizzate dal campo in foglia d’oro, il corpo è decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio marginale decorato con bottoncini dorati. c. 2r, D(ixit dominus) iniziale istoriata caudata (mm 138 x 134; mm 370 x 230 con i fregi; mm 107 e mm 67 il diametro dei medaglioni) con Dio che parla ad Adamo. Corpo della lettera campito con porporina e profilato di rosa, decorato con fiorellini e con foglie lanceolate azzurre e verdi che vanno a formare la coda ornata con bottoncini dorati e fregetti. Sul fondo è rappresentato Dio Padre che sembra indicare il testo ad Adamo del quale si vede soltanto la testa con barba e capelli castani; l’Eterno appare nel cielo azzurro sfumato e circondato da una mandorla di serafini, è a mezzobusto, vestito con abiti eleganti e con la corona. Nel margine inferiore è un fregio di racemi color porpora, circondato da una cornice verde, che racchiude tre medaglioni con l’Agnello mistico con il vessillo della resurrezione, in quello centrale, e il Monogramma dell’Opera del Duomo nei due laterali. c. 3v, I(n principio fecit deus) iniziale istoriata caudata (mm 333 x 282; mm 675 x 490 con i fregi) con Eva offre il frutto ad Adamo e Storie della Genesi. Il corpo della lettera, di colore porpora, si apre completamente per lasciare spazio alla raffigurazione del fondo e termina con volute alle due estremità, in basso e in alto, poste ai lati di un mascherone e di un Angelo (detto "Angelo della Giustizia" nell’Inventario del 1958), messo a guardia dell'albero della vita, che tiene la spada e la bilancia in mano; il corpo dell'iniziale è ornato con fregetti gialli e bianchi e con due gioielli con rubini incastonati. Il campo è delimitato da una cornice dorata, è campito in azzurro e decorato con fregi, agli angoli sono quattro medaglioni, ciascuno con la testa di un Profeta dal carattere ritrattistico (Garzelli 1985, p. 316). Nei margini superiore ed esterno sono due fregi, con fondo porpora il primo e fondo oro l’altro, entro i quali sono due medaglioni con un altro Profeta in quello superiore e Cristo benedicente con la croce in mano in quello esterno che termina con la testa di un cherubino. Sul fondo della lettera campeggiano le figure di Adamo ed Eva davanti all’albero della conoscenza al quale è aggrovigliato il serpente e dalle cui fronde sbuca con la testa di donna; Eva porge ad Adamo il frutto proibito, un fico, strappato da un ramo che è in terra ai loro piedi: dal prato nascono iris, gigli e piante fiorite. In secondo piano sono rappresentati alcuni episodi della Genesi: la Creazione di Adamo e la Creazione di Eva dalla costola di Adamo ad opera di Dio Padre circondato da una mandorla di cherubini; l’Incontro di Adamo ed Eva e la Cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso condotti alla porta da un cherubino. c. 59r, N(e perdideris) iniziale figurata caudata (mm 130 x 120; mm 355 x 143 con i fregi) con Figura maschile. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate azzurre e verdi che vanno a formare una breve coda. Sul fondo è la figura a mezzobusto di un uomo, probabilmente un ritratto, con le mani giunte in preghiera realizzata a monocromo azzurro; sullo sfondo si apre un paesaggio di campagna (Garzelli 1985, p. 282). c. 70v, D(eus in te) iniziale figurata caudata (mm 125 x 130; mm 360 x 210 con i fregi) con Cristo benedicente. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate azzurre e verdi che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura a mezzobusto di Cristo benedicente che tiene in mano il globo mentre, sopra di lui, discende la colomba dello Spirito Santo; la figura è realizzata a monocromo azzurro mentre la raggera, le gemme e gli orli della veste sono lumeggiati in bianco e giallo. c. 85v, S(piritu principali) iniziale figurata caudata (mm 124 x 120; mm 350 x 160 con i fregi) con la Pentecoste. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate azzurre e verdi che vanno a formare la coda. Sul fondo è la colomba dello Spirito Santo, circondata dall'aureola dorata; nell’occhiello inferiore, sono due teste di apostoli, realizzati a monocromo azzurro e rappresentati davanti a una balaustra, l'uno barbato e l'altro giovane in preghiera. c. 98v, D(ixit dominus) iniziale istoriata caudata (mm 207 x 202; mm 373 x 360 con i fregi) con Noè costruisce l'arca. Corpo della lettera rosa con decorazioni fogliacee a monocromo, campo decorato con fregi di fiori e foglie; sui margini superiore ed esterno sono i fregi con, al centro di quello superiore, un clipeo con l’Agnello mistico e, in quello inferiore, un clipeo con il Monogramma dell’Opera del Duomo e la data 1860. Sul fondo è rappresentato un uomo che costruisce l’arca e, in alto, Noè inginocchiato che parla con Dio Padre. c. 132r, L(ocutus est) iniziale istoriata caudata (mm 288 x 243; mm 675 x 485 con i fregi) con la Visita dei tre angeli ad Abramo. Corpo della lettera azzurro decorato con fregetti gialli e bianchi e, al centro dell’asta verticale, ornato da un fregio di foglie di acanto e testine; sono inoltre rappresentate, in basso, una testa alata e, in alto, due cornucopie e un’altra testa alata; i fregi sui margini superiore ed interno sono su campo in foglia d’oro e sono formati da foglie lanceolate e fiori azzurri, rosa e verdi; nella parte inferiore sono un gioiello con gemme e perle e un clipeo al cui interno sono rappresentati Abramo e Isacco in cammino per Moria, con il fanciullo che tiene la legna in spalla e il padre il fuoco e il coltello in mano; all’estremità inferiore è una testa di serafino. Sul fondo dell'iniziale è la figura, in primo piano, di Abramo vestito con un elegante mantello cangiante in giallo e arancione, veste rossa e colletto azzurro con la scritta in bianco "Abram", lunga barba e capelli bianchi; egli è inginocchiato di fronte a tre angeli che lo indicano e ai suoi piedi è un catino dorato con l’acqua per lavare i piedi agli angeli. Sullo sfondo è un palazzo sotto il cui loggiato Sara saluta Isacco mentre due servi preparano l'asino per il viaggio; da una balaustra si intravedono i busti di tre uomini che assistono alla scena. Oltre il palazzo si apre un paesaggio di campagna dove prende vita l’episodio del Sacrificio di Isacco con Abramo bloccato da un angelo un attimo prima di uccidere il figlio mentre i servi, in basso, stanno a guardia dell'asino. Le iniziali decorate fogliate sono tutte caudate (es. M a c. 25v di mm 130 x 125; mm 330 x 160 con i fregi), hanno il campo in foglia d’oro, il corpo è decorato con fregetti bianchi e gialli e con foglie lanceolate azzurre, verdi e rosa che vanno a formare un breve coda con bottoncini dorati. Il fondo, nella maggior parte dei casi, è stato ridipinto in epoca successiva e decorato con fregi e fiori. c. 25v, iniziale decorata M con campo interno rosa con motivi a girali vegetali e rosette in rosso carminio. c. 54r, iniziale decorata I con corpo in rosso e rosa, nodo verde centrale e motivi a filigrana in bianco; campo interno azzurro con ornato vegetale a filigrana in bianco. c. 63v, iniziale decorata A con campo interno a fondo arancio, diviso in due parti, con un motivo ornamentale a simmetria bilaterale. Nella parte superiore, fiore di loto giallo centrale e rosette bianche e azzurre ai due lati; nella parte inferiore, testa muliebre alata, dalla base della quale nascono un fiore di loto e due girali vegetali desinenti in cornucopie. c. 75v, iniziale decorata E con campo interno verde diviso in due parti con motivi ornamentali a simmetria bilaterale. Nell'occhiello superiore è presente una sfinge viola dalle cui ali pendono due rosari ornati da nastri; nello spazio inferiore è un mascherone dello stesso colore, sormontato da un cesto di frutta, alla base del quale è un fiore di loto capovolto fra girali e volute; dalle volute superiori pendono due rosari con nastri. c. 80r, iniziale decorata C con campo interno in azzurro con candelabra color ocra a lumeggiature bianche, al quale è sospeso un rosario con astri dello stesso colore. c. 93v, iniziale decorata B con campo interno a fondo arancio con girali intrecciati in verde, ornati da un profilo a filigrana in giallo. c. 120v, iniziale decorata S con campo interno rosso, diviso in due occhielli, con girali vegetali intrecciati in rosso scuro. Le iniziali filigranate (es. I di mm 135 x 90 a c. 158r) hanno il corpo fesso azzurro o rosso con decorazioni floreali, il fondo e il campo hanno il colore alternato con decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate; alcune presentano fregi, clipei o decorazioni diamantate; 5 di esse sono figurate: c. 74r, C(antemus) con Cantori. Corpo della lettera realizzato ad inchiostro rosso e decorato con fiorellini a risparmio. Nel fondo dell'iniziale sono rappresentati, ad inchiostro monocromo azzurro, tre cantori; sullo sfondo, si apre un chiostro con un colonnato caratterizzato da una colonna angolare con capitello corinzio; entro il chiostro è un giardino nel quale passeggia un monaco. c. 91r, D(ominum) con l’Agnello mistico, simbolo dell’Opera del Duomo, sormontato dal lambello gigliato. L'agnello, che presenta la ferita al costato e l'aureola, regge il vessillo bianco alla croce rossa ed è rappresentato su un prato. c. 97r, D(ixit) con l’Arca di Noè e la colomba con il rametto di ulivo portato in segno di pace. Nell'arca sono presenti una finestra e una porta dalla quale appare Noè; al di sotto dell'arca sono raffigurate le acque del Diluvio Universale. c. 174v, V(eni) con una Corona gemmata e tralci. c. 175v, P(rudentes) con una Lanterna con la fiaccola accesa. 13 sono decorate: c. 29v, Q con Giglio della città di Firenze entro un clipeo.c. 36v, D con Giglio entro un clipeo.c. 43r, C con Giglio e Croce del Popolo di Firenze entro clipei.c. 58r, N con Giglio entro un clipeo.c. 81v, D con Giglio entro un clipeo.c. 86r, I con Giglio entro un clipeo e Sfinge.c. 90r, D con Giglio entro un clipeo.c. 95v, P con Monogramma dell’Opera entro un clipeo.c. 117v, D con Croce del Popolo entro un clipeo.c. 134r, D con Croce del Popolo entro un clipeo.c. 152r, D con Croce del Popolo entro un clipeo.c. 166r, D con Giglio entro un clipeo.c. 171r, I con Croce del Popolo entro un clipeo e corpo decorato con una candelabra a monocromo bianca. 9 iniziali filigranate sono successive, altre forse ritoccate, es. cc. 183v-189v.Le iniziali filigranate piccole (es. T a c. 181v di mm 57 x 52; mm 220 x 85 con i fregi) hanno le code ad inchiostro decorate con fiorellini.Lettere grosse in inchiostro nero. Descrizione interna Incipit a c. 2r: Dixit dominus ad AdamInvitatorium (c. 3r): Venite adoremus (invitatorio)In laude. Antiphona (c. 25r-25v): Miserere mei (lode)Ad benedictum. Antiphona (c. 27r): Simile est regnum (Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad primam. Antiphona (c. 28r): Conventione autem (Ora Prima)Ab ista dominica usque ad pascham. [...] Ad tertiam. Antiphona (c. 29r): Ite et vos (Ora Media - Terza)Ad sextam. Antiphona (c. 29v): Quid hic statis (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (c. 30r): Voca operarios (Ora Media - Nona)Ad Magnificat (c. 30v): Dixit pater (Magnificat - Cantico della Beata Vergine Maria nei Vespri)Infra hebdomadam. Ad Magnificat. Antiphona (c. 32r-32v): Hii novissimi (Magnificat)Feria secunda. Invitatorium (c. 36r-36v): Venite exultemus (lunedì)In primo nocturno. Antiphona (c. 36v): Dominus defensor (notturno)Ad primam. Antiphona (c. 40r): Beati qui ambulant (Ora Prima)Ad tertiam. Antiphona (c. 40v): Deduc me domine (Ora Media - Terza)Ad nonam. Antiphona (c. 41v): Aspice in me (Ora Media - Nona)Ad vesperam. Antiphona (cc. 42v-43r): Inclinavit dominus (vespri)Ad Magnificat. Antiphona (c. 44v): Magnificat anima (Magnificat)In primo nocturno. Antiphona (c. 45v): Ut non delinquam (notturno)Feria tertia. Invitatorium (c. 45r): Iubilemu deo (martedì)Ad vesperam. Antiphona (cc. 53v-54r): In domum domini (vespri)Ad Magnificat. Antiphona (c. 55v): Exultet spiritus (Magnificat)Feria quarta. Invitatorium (c. 56r): In manu tua (mercoledì)In primo nocturno. Antiphona (c. 56v): Avertit dominus (notturno)Ad laudem. Antiphona (c. 63v): Amplius lava me (lode)In vespera. Antiphona (cc. 64v-65r): Non confundet (vespri)Ad Magnificat. Antiphona (c. 66v): Respexit dominus (Magnificat)Feria quinta. Invitatorium (c. 67v): Dominum qui fecit (giovedì)In primo nocturno. Antiphona (c. 68r): Domine deus (notturno)Ad Benedictum. Antiphona (c. 75r): In sanctitate (Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad vesperam. Antiphona (c. 75v): Et omnis mansuetudinis (vespri)Ad Magnificat. Antiphona (c. 77v): Fac deus (Magnificat)Feria sexta. Invitatorium (c. 78r-78v): Adoremus dominum (venerdì)In primo nocturno. Antiphona (c. 78v): Exaltate deo (notturno)Ad laudem. Antiphona (c. 85v): Spiritu principali (lode)Ad Benedictum. Antiphona (c. 87v): Perviscera misericordie (Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)In vespera. Antiphona (c. 88r): In conspectu angelorum (vespri)Ad Magnificat. Antiphona (c. 90r): Deposuit potentes (Magnificat)In primo nocturno. Antiphona (c. 91r): Quia mirabilia (notturno)Ad laudem. Antiphona (c. 93v): Benigne fac (lode)[In] Sabbato Sextuagesime. Ad Magnificat. Antiphona (c. 97r): Dixit dominus (sabato di Sessagesima)In isto loco cantantur hoc Responsorium de evangelo (c. 116v): In articulo diei (responsorio)Ad laudem. Antiphona (c. 120v): Secundum magnam misericordiam (lode)Ad primam. Antiphona (c. 124v): Semen cecidit (Ora Prima)Ad tertiam. Antiphona (c. 125r): Qui verbum dei (Ora Media - Terza)Ad sextam. Antiphona (c. 125v): Semen cecidit (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (c. 126v): Si vere fratres (Ora Media - Nona)Ad Magnificat. Antiphona (c. 127r): Vobis datum est (Magnificat)Infra hebdomadam. Ad Magnificat (c. 128r): Si culmem (Magnificat)[In] Sabbato Quinquagesime. Ad Magnificat. Antiphona (c. 130r-130v): Pater fidei (sabato di Quinquagesima; Magnificat)Invitatorium (c. 131r): Quoniam deus (invitatorio)Et non reiteratur hoc Responsorium per hebdomadam. Responsorium (c. 150v): Movens igitur (responsorio)Ad Benedictum. Antiphona (c. 156r-156v): Ecce ascendimus (Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad primam. Antiphona (c. 158r): Iter faciente (Ora Prima)Ad tertiam. Antiphona (c. 159r): Transeunte domino (Ora Media - Terza)Ad sextam. Antiphona (c. 159v): Et qui preibant (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (c. 160v): Cecus magis (Ora Media - Nona)Ad vesperam. Antiphona: Dixit dominus (vespri). Ad Magnificat. Antiphona (c. 161r-161v): Stans autem (Magnificat)[...] Feria secunda ad Magnificat (lunedì). Feria tertia. Ad Magnificat. Antiphona (c. 163r): Miserere mei (martedì)Feria quarta [...] invitatorium [...] Ad Benedictum. Antiphona (cc. 163v-164r): Cum ievinatis (mercoledì; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi)Ad Magnificat. Antiphona (c. 164r-164v): Thesaurizate nobis (Magnificat)Feria quinta. Responsorium (c. 165r): Domine puer (giovedì)[...] Ad Benedictum. Antiphona (c. 167r): Domine puer (Benedictus (Cantico di Zaccaria nelle Lodi))Ad Magnificat. Antiphona (c. 168r): Domine non sum (Magnificat)Feria sexta. Ad Benedictum (cc. 168v-169r): Cum facis (venerdì)Ad Magnificat. Antiphona (c. 169v): Tu autem (Magnificat)[In] Sabbato. Ad Benedictum (c. 170r): Me etenim (sabato; Benedictus - Cantico di Zaccaria nelle Lodi) Comune dei santi: Pro uno martyre. Antiphona (c. 171r): Iste sanctus (un martire)In [festo] plurimorum martirum. Ad Magnificat. Antiphona (c. 172r): Istorum est enim regnum (molti martiri)In [festo] confessoris pontificis. Antiphona (c. 173r): Sacerdos et pontifex (un confessore pontefice)In [festo] nativitatis virginis. Ad Magnificat (c. 174v): Veni sponsa Christi (natività di una vergine)Alias antiphona (c. 175r-175v): Prudentes virgines (antifona) Antifone: (c. 176r): Virgo Maria (Beata Maria Vergine)(c. 177r): Petrus apostolus et Paulus doctor (santi Pietro e Paolo apostoli)(c. 177v): Puer natus est (Natività di Gesù)(c. 178v): Gloriosis sanctorum meritis Zenobii (san Zanobi vescovo di Firenze)(c. 180v): O lux beata Trinitas (la Trinità) Altri canti e testi (cc. 181v-183r); aggiunti (cc. 183v-184v)Responsoria Breviarii ad Tertiam Sextam et Nonam. In Dominicis diebus ad Vesperam. Antiphona (c. 185r): Inclina cor meum (domenica)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 8) il manoscritto è datato al XVI secolo e le miniature sono attribuite a Monte di Giovanni (Milanesi 1850, p. 196, D’Ancona 1914, pp. 686-687, n. 1415).Il codice fa parte del nuovo ed ultimo ciclo di quattordici Graduali e diciotto Antifonari commissionati dall’Opera del Duomo tra il 1508 e il 1526, tutti eseguiti dai più importanti artisti fiorentini e caratterizzati dalle grandi dimensioni e dalle pagine di ampio respiro, dal momento che sono presenti soltanto quattro tetragrammi e quattro righe di testo in ciascuna carta: di conseguenza, ogni volume include solo una breve parte dell’anno liturgico ma insieme ne costituiscono l’intero ciclo (Tacconi 2005, p. 175). Tutto il ciclo corale è abbondantemente citato negli Inventari, in particolare nell'Inventario dei libri di coro del 1663 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 341-369), dove è data una breve descrizione dei contenuti e di tutte le iniziali contenute in ciascuno, l'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376), dove ne vengono dati i contenuti e la segnatura in lettere che segue la successione all'interno dell'anno liturgico, e l'Inventario dei libri di coro del 1862 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 377-378) dove vengono proposte le attribuzioni ai vari miniatori. Per quanto riguarda l'Antifonario D n. 8, possiamo constatare che è ancora completo di tutte le iniziali miniate, che era inventariato come D, che l'attribuzione a Monte di Giovanni già nel 1862 faceva riferimento al Milanesi ma in quell'anno venne anche registrata la mancanza della carta 76. Il confronto tra l'attuale stato del manoscritto e le informazioni deducibili dagli Inventari mette in luce alcuni eventi che devono essersi succeduti nel corso della sua storia: il primo elemento discordante è la numerazione che, nello stato attuale, non corriponde più a quella indicata nell'Inventario del 1663, che probabilmente faceva invece riferimento a quella tutt'ora visibile in cifre romane alquanto lacunosa: infatti nello stesso Inventario sono segnate come mancanti le cc. 12, 13, 19, 30, 43, 45-49, 51, 54, 60, 65, 79, 86, 90, 91, 98, 112, 113, 125, 176. Dal punto di vista decorativo, all'allora c. 119v viene descritta una miniatura entro una lettera D con Dio Padre e Noè che però doveva essere un'altra rispetto a quella attuale che è datata 1860: la carta originale è stata probabilmente asportata e sostituita con una nuova carta sulla quale è stata riprodotta una miniatura con lo stesso soggetto della carta originale.In questo codice, come in tutti quelli del ciclo quattrocentesco, compare lo stemma dell'Opera del Duomo con l'Agnus Dei, simbolo dell'Arte della Lana. Nel 1331, infatti, il Comune di Firenze assegnò la gestione dell'Opera di Santa Maria del Fiore all'Arte della Lana e, nel 1413, una Bolla papale garantì alla stessa Arte la gestione dei beni della sagrestia della Cattedrale; lo stemma diventa, così, un'inequivocabile testimonianza della provenienza del codice da Santa Maria del Fiore. La presenza dei Gigli invece, anche nelle iniziali filigranate, fa parte del programma di glorificazione dei simboli civici, politici e religiosi della città di Firenze la cui massima espressione fu il rientro dall’esilio della famiglia Medici nel 1512 e l’elezione a papa di Leone X de’ Medici l’11 marzo 1513.Nella pagina con le Storie di Adamo ed Eva (c. 3v) gli aggiornamenti di Monte sui risultati della contemporanea pittura su tavola e in affresco spaziano dalla cultura fiamminga, nella descrizione naturalistica dell'Eden che evoca quasi un arazzo nordico e nei personaggi principali ispirati alle due tavole di Durer al Prado, a Raffaello nella Stanza della Segnatura, per il particolare del frutto proibito rappresentato come fico, non più il consueto pomo, in adesione con una cultura iconografica aggiornata sui più recenti studi di filologia bilblica (Garzelli 1985, p. 318).Nell'iniziale con le Storie di Abramo (c. 132r) il miniatore preferisce l'ambientazione familiare alla cruenza del sacrificio mettendo in primo piano le giovani figure dei tre angeli e regalando una quieta descrizione architettonica delle case e del paesaggio in cui è ambientata la scena. In particolare, la presenza di tre personaggi è un motivo ricorrente in Monte per simboleggiare l'umanità (come i neofiti nella scena del Battesimo nell'Antifonario C n. 11, c. 4v; Garzelli 1985, pp. 318-319) o le tre stagioni dell'uomo quando questi sono rappresentati in età diverse (i Magi nell'Antifonario C n. 11 a c. 1r). Il codice risulta inventariato anche nelle schede OA della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze nel 1985 con il numero di catalogo 09/00161204. Nelle notizie storico-critiche è specificato il riferimento, ripreso dal Milanesi (1850), a un documento del 1528 relativo al pagamento di antifonari in favore del miniatore Monte di Giovanni. Nella scheda ministeriale, l'Antifonario D n. 8 è confrontato con i codici 542 e 543 del Museo di San Marco, già attribuiti a Monte da Maria Paola Masini (Codici liturgici miniati dei Benedettini in Toscana, Firenze 1982). La scrittura è conffrontata con quella del codice M n. 25 dell'Archivio dell'Opera attribuita dalla Levi D'Ancona (Miniatura e miniatori a Firenze dal XIV al XVI secolo, Firenze 1962) a Don Filippo di Pulidoro, ricordato nei documenti dell'Archivio dell'Opera del Duomo per aver scritto antifonari miniati da Frate Eustachio e da Monte di Giovanni (cfr. AOSMF, Libro debitori e creditori, FF. serie VII, I, 53, 1519-1521, in M. Levi D'Ancona, 1962, p. 210); l'eleganza miniaturistica di Monte trova invece riscontro nel mosaico, sempre di sua mano, raffigurante San Zanobi e datato 1504.
Relazione iconografico religiosa
c. 2r, Dio parla ad Adamo; Agnus Dei (Gen. 1-2) c. 3v, Storie della Genesi: creazione dell'uomo; creazione di Eva; incontro di Adamo ed Eva; Eva offre il frutto ad Adamo; cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso (Gen. 3) c. 59r, uomo c. 70v, Cristo benedicente c. 85v, Pentecoste; lo Spirito Santo discende sugli apostoli (At. 2, 1-4) c. 98v, Noè costruisce l'arca; Agnus Dei (Gen. 7, 5-9) c. 132r, visita dei tre angeli ad Abramo; Abramo si prostra davanti agli angeli (Gen. 18); Abramo e Isacco in cammino per Moria; sacrificio di Isacco; la mano di Dio trattiene la mano di Abramo (Gen. 22)