Descrizione
Graduale con le Messe per il Proprio del tempo dall'Epifania alla terza feria dopo la prima domenica di Quaresima
Caratteristiche codicologiche
segnature: moderna a matita nell’angolo sup. est. a c. 1r "B 2 n 9"data: 1508-1526provenienza: Santa Maria del Fioremembr.mm 690 x 510 (c. 34v)fascicoli legatiguardie: cartacee modernecc. I + 112 + I’numerazione antica a inchiostro rosso in cifre romane al centro del margine est. (cc. 1r-111r); in alcune carte è presente anche un’altra numerazione, moderna a matita in cifre arabe, sopra quella rossa dove questa è assente, es. c. 53r, o errata e poi corretta (cc. 90r-99r) o quasi del tutto scomparsa.fascicoli: 1-3 (8), 4 (9), 5-9 (8), 10 (9), 11-13 (8), 14 (6); richiami assentispecchio di scrittura: mm 70 [475] 145 x 108 [10/302/10] 70 (c. 34v: le misure sono prese sul verso della carta perché è più visibile lo specchio di scrittura ormai quasi scomparso a causa dei danni riportati in seguito all’alluvione)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 34v)
Scrittura
Littera textualis di una sola mano (cc. 1r-111r); in alcune carte sembra che il testo originale sia stato ripassato da una mano successiva (es. c. 19v, 27v, 43r, 44v, 45r): rimane comunque difficile distinguere le mani di scrittura a causa dei gravi danni riportati dal codice. Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 760 x 540 x 125; di restauro; assi rivestite in cuoio marrone con due bindelle e tenoni, su entrambi i piatti: fornimenti cantonali e centrali in metallo polilobati con decorazioni geometriche e gigli stilizzati; cartellino sul piatto posteriore con contenuti del codice (ormai quasi illegibile) “Gradualis ab Epiphanie usque ad feriam 3 [post] dominicam quadragesime”, 8 nervi sul dorso, puntali.
Decorazione
Miniatura di pennello:2 iniziali istoriate2 iniziali figurate10 iniziali decorate
Miniatura di penna:117 iniziali filigranate
Le iniziali figurate e istoriate presentano tutte il campo in foglia d'oro, il corpo decorato con foglie lanceolate e la coda fiorita che si estende sopra la foglia d'oro, unita al campo della lettera come proseguimento dello stesso.
c. 1r, E(cce advenit) iniziale istoriata caudata (mm 252 x 236; mm 676 x 270 con i fregi; mm 105 e mm 63 il diametro dei medaglioni) con il Viaggio dei Magi. Corpo della lettera rosa decorato con sottili cirri e foglie lanceolate azzurre, rosa e verdi che vanno a formare la coda ornata con bottoncini dorati e fregetti. Sul fondo sono, in primo piano, le figure dei tre Magi, elegantemente vestiti e con corone e turbanti in testa; ciascuno porta un dono racchiuso in un cofanetto dorato. Sullo sfondo è la capanna con Giuseppe, Maria e Gesù in braccio alla Vergine; in cielo è la stella cometa che guida i re fino a Betlemme; nel paesaggio di fondo sono ancora rintracciabili i disegni della porta di una città e di alcuni uomini a cavallo. Nel margine inferiore sono i tre medaglioni con l’Agnus Dei con il vessillo della resurrezione, in quello centrale, e il Monogramma dell’Opera del Duomo nei due laterali.
c. 28v, C(ircundederunt me) iniziale figurata caudata (mm 130 x 128; mm 360 x 200 con i fregi) con Angelo reggistemma. Corpo della lettera azzurro decorato con foglie lanceolate verdi e rosa che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura di un angelo che regge lo Stemma della città di Firenze, d’argento al giglio rosso.
c. 82r, I(nvocabit me) iniziale istoriata caudata (mm 302 x 255; mm 520 435 con i fregi) con Cristo tentato da Satana. Corpo della lettera sostituito da una colonna rosa con capitello corinzio con una testina di angelo: da essa partono due arcate a tutto sesto con mascheroni a bassorilievo; il fregio è delineato dal campo dorato, è formato da fiori e foglie e ornato da bottoncini dorati. Sul fondo, diviso in due parti dall’asta centrale, sono rappresentati Cristo, a sinistra, con veste porpora e mantello azzurro che parla con Satana, a destra, che appare in forma umana ma con i corni in testa e i piedi animaleschi. La miniatura è molto rovinata e ormai di difficile lettura; fortunatamente ne abbiamo testimonianza nella scheda dell’Inventario (1958) dove viene descritto il demonio "in veste dottorale col tricorno in capo" e lo sfondo paesaggistico con una campagna verdeggiante dalla parte di Cristo, brulla e angusta dalla parte del demonio.
c. 106v, D(omine refugium) iniziale figurata caudata (mm 138 x 133; mm 435 x 175 con i fregi) con Angelo reggistemma. Corpo della lettera azzurro e rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura di un angelo che regge lo Stemma del Popolo di Firenze, d’argento alla croce rossa.
Le iniziali decorate fogliate sono tutte caudate (es. D a c. 71r di mm 135 x 131; mm 460 x 155 con i fregi), hanno il campo in foglia d’oro, il corpo è decorato con foglie lanceolate azzurre, verdi e rosa che vanno a formare un breve coda arricchita da bottoncini dorati. Il fondo presenta decorazioni floreali, in questo caso quasi dal carattere naturalistico, o fregi ad intreccio o candelabre ma quasi tutte le lettere sono pesantemente danneggiate a causa dell’alluvione (cc.7r, 15r, 23r, 37v, 46r, 54v, 61v, 77v, 97v). L’iniziale E a c. 54v presenta tracce di puntinatura forse eseguite in un secondo momento per riprodurre la forma del corpo della lettera.Le iniziali filigranate (es. L a c. 49r di mm 115 x 97) hanno il corpo fesso azzurro o rosso con decorazioni floreali, il fondo e il campo sono di colore alternato e con decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate; alcune presentano clipei o decorazioni diamantate; 10 iniziali filigranate sono decorate:
c. 1v, D con il Giglio della città di Firenze entro un clipeo.c. 21v, D con il Monogramma IHS entro un clipeo.c. 29v, D con la Croce del Popolo entro un clipeo.c. 31v, Q con il Giglio entro un clipeo.c. 33r, D con la Croce del Popolo entro un clipeo.c. 39r, D con il Giglio entro un clipeo.c. 56v, I con la Croce del Popolo entro un clipeo.c. 65v, D con la Croce del Popolo entro un clipeo.c. 70v, Q con il Giglio entro un clipeo.c. 84v, I con la Croce del Popolo entro un clipeo.c. 90r, C con il Giglio entro un clipeo.
Lettere grosse in inchiostro nero.
Descrizione interna
Incipit a c. 1r: Ecce advenit dominatorDominica prima post epiphaniyam. Introitus (c. 7r): In excelso (prima domenica dopo l'Epifania)Si festum epiphanie in dominica veniet suprascriptum officium sit in sabbato infra octavam (c. 14v)In octava epiphanie officium misse. [...] Dominica prima post epiphanyam. Introitus (c. 15r): Omnis terra (ottava dell'Epifania)Dominica III post epiphanyam. Introitus (cc. 22v-23r): Adorate deum (terza domenica dopo l'Epifania)Dominica IIII post epiphanyam. Officium misse (c. 28r-28v): Circumdederunt me (quarta domenica dopo l'Epifania)Dominica in LX. Introitus (c. 37v): Exurge (domenica in Sessagesima)Dominica in quinquagesima. Introitus (c. 46r): Esto mihi (domenica in Quinquagesima)Feria IIII in cineribus [...] (c. 54v): Exaudi nos (mercoledì delle ceneri)Ad missam. Introytus (c. 61v): Misereris (messa)Feria quinta. Introytus (c. 71r): Dum clamarem (giovedì)Feria sexta. Introytus (c. 77r-77v): Audivit dominus (venerdì)Dominica I in quadragesima. Introitus (cc. 81v-82r): Invocabit me (prima domenica di Quaresima)Feria secunda. Introitus (c. 97v): Sicut oculi (lunedì)Feria tertia. Introitus (c. 106v): Domine refugium (martedì)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 6) il manoscritto è datato al XVI secolo e le miniature sono attribuite a Monte di Giovanni con riferimento al Milanesi (1850, p. 210) e al D’Ancona (1914, p. 685, n. 1412).Il codice fa parte del nuovo ed ultimo ciclo di quattordici Graduali e diciotto Antifonari commissionati dall’Opera del Duomo tra il 1508 e il 1526, tutti eseguiti dai più importanti artisti fiorentini e caratterizzati dalle grandi dimensioni e dalle pagine di ampio respiro; dal momento che sono presenti soltanto quattro tetragrammi e quattro righe di testo in ciascuna carta, ogni volume include solo una breve parte dell’anno liturgico ma insieme ne costituiscono l’intero ciclo (Tacconi 2005, p. 175). In questo codice, come in tutti quelli del ciclo quattrocentesco, compare lo stemma dell'Opera del Duomo con l'Agnus Dei, simbolo dell'Arte della Lana. Nel 1331, infatti, il Comune di Firenze assegnò la gestione dell'Opera di Santa Maria del Fiore all'Arte della Lana e, nel 1413, una Bolla papale garantì alla stessa Arte la gestione dei beni della sagrestia della Cattedrale; lo stemma diventa, così, un'inequivocabile testimonianza della provenienza del codice da Santa Maria del Fiore. La presenza dei Gigli invece, anche nelle iniziali filigranate, fa parte del programma di glorificazione dei simboli civici, politici e religiosi della città di Firenze la cui massima espressione fu il rientro dall’esilio della famiglia Medici nel 1512 e l’elezione a papa di Leone X de’ Medici l’11 marzo 1513.Tutto il ciclo corale è abbondantemente citato negli Inventari, in particolare nell'Inventario dei libri di coro del 1663 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 341-369), dove è data una breve descrizione dei contenuti e di tutte le iniziali contenute in ciascuno, l'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376), dove ne vengono dati i contenuti e la segnatura in lettere che segue la successione all'interno dell'anno liturgico, e l'Inventario dei libri di coro del 1862 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 377-378) dove vengono proposte le attribuzioni ai vari miniatori. Per quanto riguarda il Graduale B.2 n. 9, possiamo constatare che è ancora completo di tutte le iniziali miniate, che era inventariato come B2 e che l'attribuzione a Monte di Giovanni già nel 1862 faceva riferimento al Milanesi.
Relazione iconografico religiosa
c. 1r, Viaggio dei Magi; la stella appare e guida i Magi a Betlemme; arrivo dei Magi a Betlemme; Natività di Gesù (Mt. 2, 1-12); Agnus Dei
c. 28v, Angelo
c. 82r, Cristo tentato da Satana; tentazione di Cristo (Mt. 4, 1-11; Mc. 1, 12-13; Lc. 4, 1-13)
c. 106v, Angelo