Descrizione
Kyriale e Antifonario contenente il Comune dei Vespri
Caratteristiche codicologiche
compositosegnature: moderna a matita al centro del margine est. a c. 1r "K 2 L 2"data: 1515-1519 (bibl.)Provenienza: Santa Maria del Fioremembr.fascicoli legatiguardie: cartacee modernenumerazione antica a inchiostro rosso in cifre romane al centro del margine est. (cc. 1r-93r; 1r-136r); mancante a c. 94r, a inchiostro nero a c. 95r, mancante alle cc. 96r e 97r; nelle carte dove la numerazione risulta rifilata o mancante è presente un’altra numerazione, moderna a matita in cifre romane, sotto la rossa ma solo nella prima parte del codice.fascicoli: 1-10 (8), 11 (9), 12-30 (6), 31 (4); senza richiami; sono regolari anche quelli dove ci sono carte mancanti.
Unità codicologica 1
mm 640 x 470 (c. 47r)cc. I + 89 + I’ (cc. 1-8, 9, 10-93, 94, 95, 96-97: cc. 52-53, 84-89 mancanti)specchio rigato: 55 [470] 115 x 80 [318] 72 (c. 47r: le misure sono approssimative poiché lo specchio di scrittura è ormai quasi scomparso a causa dei danni riportati in seguito all’alluvione)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 47r)
Unità codicologica 2
mm 650 x 470 ca.cc. 118 (cc. 1-136: cc. 90-108 mancanti; 114bis)specchio rigato: 65 [463] 122 x 76 [320] 74 (c. 26r: nella seconda parte del codice lo specchio di scrittura ha misure leggermente superiori e le righe sono tracciate solo con una riga che unisce i fori da compasso, senza ulteriori righe verticali)rr. 22/ll. 11 (c. 22r)
Scrittura
Littera textualis di almeno due mani: una prima mano è simile a quella presente negli altri manoscritti coevi facenti parte dello stesso ciclo (cc. 1r-93v, 95r-95v); una seconda mano è presente nella seconda parte del codice (cc. 1r-136r); la seconda mano (o comunque una mano diversa da quella presente nella prima unità codicologica) potrebbe essere anche alle cc. 9r-9v, 94r-94v, 96r-97v appartenenti alla prima unità. Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 740 x 515 x 165; moderna; assi rivestite in cuoio marrone, due bindelle con tenoni; su entrambi i piatti, fornimenti cantonali e centrali in ottone con decorazioni a palmette stilizzate e racemi applicati in placchette (sec. XVII?); borchie, 7 nervi sul dorso e chiodi.
Decorazione
Miniatura di pennello:15 iniziali figurate
Miniatura di penna:436 iniziali filigranate 164 iniziali rubricate
La decorazione miniata è presente soltanto nell'unità codicologica che contiene il Kyriale: le iniziali figurate sono caratterizzate da un corpo decorato con foglie lanceolate e fiori che vanno a formare la coda ornata con bottoncini dorati e fregetti; il campo è realizzato in foglia d’oro.
c. 1r, K(yrie eleison) iniziale figurata caudata (mm 270 x 240; mm 630 x 400 con i fregi; mm 105 e mm 60 il diametro dei medaglioni) con Chierici in coro. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate e fiori che vanno a formare la coda. Sul fondo sono, in primo piano, le figure di quattro chierici in coro di fronte ad un leggio; sullo sfondo è rappresentato l’interno del Duomo di Firenze. La miniatura è ormai quasi del tutto evanita. Nel margine inferiore sono i tre medaglioni con l’Agnello mistico con il vessillo della resurrezione, in quello centrale, e il Monogramma dell’Opera del Duomo nei due laterali.
c. 17v, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 132 x 128; mm 380 x 165 con i fregi) con Chierici in coro. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate azzurre e verdi che vanno a formare la coda. Sul fondo sono le figure di spalle di quattro chierici di fronte ad un leggio con un corale aperto sullo stesso canto del Kyriale; il celebrante, in posizione centrale, indossa un ricco piviale con applicata una decorazione dorata sulla quale è rappresentato Cristo nella mandorla.
c. 26r, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 130 x 107; mm 305 x 190 con i fregi) con Celebrante. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura a mezzobusto di un celebrante che tiene una croce astile.
c. 33v, K(yrie) iniziale figurata caudata (mm 138 x 110; mm 390 x 165 con i fregi) con Chierici. Corpo della lettera azzurro decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo sono le figure a mezzobusto di almeno due chierici con la tunica bianca.
c. 41v, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 135 x 120; mm 480 x 170 con i fregi) con Chierico in coro. Corpo della lettera rosa decorato con cirri dorati e foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è il mezzobusto di un chierico orante di fronte ad un libro aperto sul leggio.
c. 45r, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 137 x 110; mm 480 x 180 con i fregi) con Stemma dell’Opera. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è l’Agnello mistico, con il vessillo della resurrezione e la ferita al costato, sormontato dal lambello gigliato.
c. 51v, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 140 x 125; mm 470 x 180 con i fregi) con Cappellano e chierico oranti. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo sono le figure a mezzobusto di un cappellano, in primo piano con copricapo nero, e un chierico sullo sfondo.
c. 54r, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 140 x 115; mm 415 x 160 con i frgi) con Scheletro. Corpo della lettera rosa decorato con bottoncini dorati e foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo nero è rappresentato uno scheletro; lo stesso soggetto si ripete anche nelle due carte successive.
c. 55v, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 157 x 120; mm 420 x 180 con i fregi) con Vergine col Bambino. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo verde sono la Vergine con il manto azzurro che tiene in braccio il Bambino.
c. 65v, K(yrie leison) iniziale figurata caudata (mm 130 x 112; mm 360 x 170 con i fregi) con Stemma. Corpo della lettera azzurro decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo rosa è uno stemma azzurro, ormai quasi del tutto deteriorato, entro il quale doveva esserci la scritta “Libertas” come descritto nell’Inventario (1958, p. 17).
c. 69r, C(redo in unum deum) iniziale figurata caudata (mm 128 x 123; mm 290 x 170 con i fregi) con Sacerdote orante. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura di profilo di un sacerdote che indossa il piviale e ha le mani giunte in preghiera; in secondo piano è rappresentato un giovane.
c. 76r, C(redo in unum deum) iniziale figurata caudata (mm 127 x 130; mm 440 x 155 con i fregi) con Sacerdote orante. Corpo della lettera azzurro decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura frontale di un sacerdote che indossa il piviale e ha le mani giunte in preghiera; sullo sfondo è l’abside di una chiesa.
c. 83v, C(redo in unum deum) iniziale figurata caudata (mm 130 x 125; mm 480 x 160 con i fregi) con Sacerdote orante. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura di tre quarti di un sacerdote che indossa il piviale e ha le mani giunte in preghiera. La miniatura è stata ritagliata e ricollocata nella carta già prima della metà del sec. XVII (Inventario 1663, p. 8).
c. 90v, A(sperges me) iniziale figurata caudata (mm 138 x 130; mm 380 x 185 con i fregi) con Sacerdote. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura di un sacerdote che agita in alto l’aspersorio mentre è seguito da un chierico.
c. 92r, V(idi aquam) iniziale figurata caudata (mm 130 x 120; mm 400 x 150 con i fregi) con Cristo risorto. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate che vanno a formare la coda. Sul fondo è la figura di Cristo, con il vessillo della resurrezione e una mano benedicente, che si erge dal sarcofago.
Le iniziali filigranate (es. Q a c. 74r di mm 110 x 110) hanno il corpo fesso azzurro o rosso con decorazioni floreali, il fondo e il campo sono di colore alternato con decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate; alcune presentano clipei o decorazioni diamantate. Di queste 39 sono decorate:
c. 5r, Q con Giglio entro clipeo e Q con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 12v, Q con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 13v, Q con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 20v, D con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 21r, D con Giglio della città di Firenze entro clipeoc. 23r, C con Colomba dello Spirito Santoc. 26v, K con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 28r, D con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 28v, D con Stemma dell’Opera entro clipeo e D con Giglio entro romboc. 29v, Q con Giglio entro clipeoc. 36r, D con Croce del popolo fiorentino entro romboc. 38r, Q con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 38v, C con Croce del popolo fiorentino entro losangac. 45r, C con Giglio entro clipeo e K con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 47r, D con Croce del popolo fiorentino entro losanga e D con Giglio della città entro clipeoc. 48r, Q con Giglio entro clipeoc. 54r, C con Teschio su fondo nero entro clipeoc. 54v, K con Teschio davanti a tre candele entro un rombo e S con due Teschi entro clipei; nel margine inferiore della carta è un riquadro con un altro Teschio entro una sorta di finestra ormai quasi del tutto illeggibilec. 55r, nel margine inferiore, Teschio sopra un altare affiancato da quattro candelabric. 56v, C con Giglio entro clipeoc. 58v, D con Giglio entro clipeoc. 59r, D con Giglio entro clipeoc. 62v, C con la Colomba dello Spirito Santo in volo e circondata da raggic. 69r, P con Croce del popolo fiorentino entro clipeoc. 70r, D Croce del popolo fiorentino entro losangac. 78r, Q con l’Agnello mistico, simbolo dell’Opera del Duomo, entro un clipeoc. 79r, C con Cristo crocifisso realizzato a monocromoc. 79v, E con Cristo risorto realizzato a monocromo rossoc. 83v, P con Giglio entro clipeoc. 97v, C con Giglio entro clipeoc. 114bis, A con Croci del popolo fiorentino entro due clipei
164 iniziali rubricate in rosso (es. E a c. 35r di mm 43 x 42).Lettere grosse in inchiostro nero.
Descrizione interna
Unità codicologica 1
Incipit a c. 1r: Kyrie eleisonIn minoribus duplicibus (c. 9r): Kyrie leyson (kyriale; testo aggiunto posteriormente)In maioribus semiduplicibus (c. 17v): Kyrie leison (kyriale)In minoribus semiduplicibus (cc. 25v-26r): Kyrie leison (kyriale)In dominicis diebus (c. 33v): Kyrie (kyriale domenicale)In maioribus simplicibus (c. 41v): Kyrie leison (kyriale)In minoribus simplicibus (c. 45r): Kyrie leison (kyriale)In ferialibus diebus (c. 51v): Kyrie leison (kyriale festivo)In agenda mortuorum (c. 54r): Kyrie leison (declamazione dei Morti)In festo et commemoratione beate Marie Virginis (c. 55v): Kyrie leison (in memoria della Vergine)In adventu et in quadragesima (c. 65v): Kyrie leison (Avvento e quaresima)In dominicis diebus (c. 69r): Credo in unum deum (credo)Credo (c. 76r): Credo in unum deum (credo)Credo (c. 83v): Credo in unum deum (credo)In resurrectione domini usque ad penthecosten (c. 91r): Vidi aquam (dalla Resurrezione alla Pentecoste)In die sancte pasce sequentia (cc. 93v-94r): Exurge domine (Pasqua di resurrezione)In festo sancte Margarite de Cortona. Antiphona (c. 95r): Ego dilecto meo (santa Margherita di Cortona Terziaria francescana)
In secundis Vesperis sep[...] beate Marie Virginis (c. 96r): Oppressit me (vespri; la rubrica è molto deteriorata e il testo è aggiunto posteriormente)In tertio nocturno Apostolorum. Tempore Quadragesime (c. 96v): Exaltabuntur cornua iusti (notturno; rubrica e testo aggiunti posteriormente)
Unità codicologica 2
Commune Apostolorum et Evangelistorum. Ad vesperas antiphona (c. 1r): Hoc est preceptum meum (Comune degli apostoli e degli evangelisti)Ad Magnificat antiphona (c. 3v): Tradent enim (Magnificat)Ad matutinum in tertio nocturno antiphona (c. 4v): Exaltabuntur cornua iusti (terzo notturno)Ad tertiam antiphona (c. 10r): In omnem terram (Ora Media - Terza)Ad sextam antiphona (c. 11v): Nos amici mei (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 12r): In patientia (Ora Media - Nona)In secundis vesperis antiphona (c. 12v): Iuravit dominus (vespri)Commune apostolorum et evangelistarum tempore paschali (c. 15v): Sancti tui (Comune degli apostoli e degli evangelisti)Ad sextam antiphona (c. 21v): In velamento (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 22r): Fulgebunt iusti (Ora Media - Nona)Commune unius martyris. Ad vesperas antiphona (c. 23r): Qui me confessus (comune di un martire)Ad Magnificat antiphona (cc. 25v-26r): Iste sanctus (Magnificat)Ad tertiam antiphona (c. 27r): Gloria et honore (Ora Media - Terza)Ad sextam antiphona (c. 28v): Qui mihi ministrat (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 29r): Volo pater (Ora Media - Nona)Commune martyrum tempore paschali ad vesperas antiphona (c. 30r): Sancti tui (Comune dei martiri). Pro uno martyre. Deus tuorum (un martire). Commune plurimorum martyrum extra tempore paschali ad vesperas antiphona: Omnes sancti (molti martiri)Ad Magnificat antiphona (c. 32v): Istorum est enim regnum (Magnificat)Ad tertiam antiphona (c. 34r): Letamini in domino (Ora Media - Terza)Ad sextam antiphona (c. 35v): Corpora sanctorum (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 36r): Martyrum chorus (Ora Media - Nona). In secundis vesperis antiphona: Isti sunt (vespri)Commune Confessoris pontificis ad vesperas antiphona (c. 40v): Ecce sacerdos (comune del confessore pontefice)Pro doctore in utrisque vesperis ad magnificat antiphona (c. 43v): O doctor optime (un dottore)Ad tertiam antiphona (c. 45r): Amavit eum (Ora Media - Terza)Ad sextam antiphona (c. 46v): Ideo iure (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 47r): Serve bone (Ora Media - Nona)[...] ad Magnificat in secundis vesperis [...] antiphona (c. 48r): Dum esset summus (Magnificat)Commune confessoris non pontificis ad vesperas antiphona (c. 49r): Domine quinque talenta (comune del confessore non pontefice)Ad tertiam antiphona (c. 52v): Euge serve bone (Ora Media - Terza)Ad sextam antiphona (c. 54r): Fidelis servus (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 54v): Serve bone (Ora Media - Nona)Commune virginum ad vesperas antiphona (c. 55v): Hec est virgo (comune delle vergini)Ad Magnificat antiphona (cc. 57v-58r): Veni sponsa (Magnificat)[...] in utrisque vesperis ad magnificat antiphona (c. 58v): Prudentes virgines (vespri)Ad tertiam antiphona (c. 59r): Specie tua (Ora Media - Terza)Ad sextam antiphona (c. 60v): Hec est (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 61r): Ista est (Ora Media - Nona)Commune virginis nec martyris ad vesperas antiphona (c. 62r): Dum esset rex (comune della vergine non martire)Ad Magnificat antiphona (c. 64r): Simile est regnum (Magnificat)In secundis vesperis ad Magnificat antiphona (c. 65r): Manum suam (vespri)Commune dedicationis ecclesie ad vesperas antiphona (c. 65v): Domum tuam (comune della consacrazione della chiesa)Ad Magnificat antiphona (c. 68r): Sanctificavit dominus (Magnificat)Ad tertiam antiphona (c. 69r): Domum tuam (Ora Media - Terza)Ad sextam antiphona (c. 70r): Hec est domum (Ora Media - Sesta)Ad nonam antiphona (c. 70v): Lapides pretiosi (Ora Media - Nona)Commemoratio sancti Ioseph ad Magnificat antiphona (c. 71v): Exurgens Ioseph (in memoria di san Giuseppe di Nazareth)In translatione sancti Zenobii episcopi Florentie et confessoris hymnus (c. 72r-72v): O flos colende (traslazione di san Zanobi vescovo di Firenze)[In festo] sancte Agnetis [...] antiphona (c. 74r): Stans a dextris (sant'Agnese di Roma vergine martire)In festo purificationis beate Marie Virginis ad tertiam antiphona (c. 74v): Responsum accepit (purificazione della Vergine; presentazione di Gesù al Tempio; Candelora)In festo sancti Iohannis antiphona (c. 76r-76v): In ferventis (san Giovanni evangelista apostolo)In festo sancti Venantii martyris hymnus (c. 77r): Martyr dei (san Venanzio di Camerino martire)In inventione sancti Stephani protomartyris in primo vespero ad Magnificat antiphona (c. 78r-78v): Stephanus autem (ritrovamento di santo Stefano diacono e protomartire)Ad tertiam antiphona (c. 79r): Lapides torrentis (Ora Media - Terza)In festo sancti Caietani in utrisque vesperis ad Magnificat antiphona (c. 80r): Querite primum (san Gaetano di Thiene)In festo sancti Ioachim ad Magnificat antiphona (c. 80v): Laudemus virum (san Gioacchino, padre di Maria Vergine)In festo sancti Thome de Villanova episcopi et confessoris ad Magnificat antiphona (c. 81v): Dispersit dedit (san Tommaso da Villanova frate agostiniano, arcivescovo di Valenza)Officium conceptionis beate Marie Virginis ad vesperas antiphona (c. 82r): Conceptio gloriose (Immacolata concezione)Feria secunda ad vesperas antiphona (c. 89v): Inclinavit dotes (lunedì)Suffragia sanctorum commune de cruce antiphona (c. 109r): Per signum (comune della croce)Tempore paschali antiphona de cruce (c. 109v): Crucem sanctam (antifona)De sancta Maria antiphona (c. 110r-110v): Sancta Maria (santa Maria Vergine)De sancto Ioanne antiphona (c. 111v): Puer qui natus est (san Giovanni battista)De sancto Ioseph antiphona (c. 112v): Ecce fidelis (san Giuseppe di Nazareth)De apostolis antiphona (c. 113r): Petrus apostolus (santi apostoli)De sancto Zenobio antiphona (c. 113v): Hic est fratrum (san Zanobi vescovo di Firenze)De sancta Reparata antiphona (c. 114r-114v): Veni sponsa (santa Reparata di Firenze vergine e martire)Pro pace antiphona (c. 115v): Da pacem domine (antifona)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (pp. 16-17) il codice è datato al XVI secolo e le miniature sono attribuite a Monte di Giovanni con riferimento al Milanesi (1850, p. 209) e al D’Ancona (1914, II, p. 689, n. 1419).Il testo è omogeneo fino a c. 93 e i contenuti successivi sono contenuti nel Corale K.2 P.2 n. 37 la cui numerazione, coeva alla scrittura del codice, parte da 94. Il corale è composito: contiene una parte con il Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus dei e una parte con il Comune dei Vespri (Tacconi 1999, p. 176 nt. 113). Il Milanesi (1850) specifica, infatti, che si tratta di due "Antifonarii segnati K 2a L 2a legati in un sol volume. Di carte 93 e 136".Il codice fa parte del nuovo ed ultimo ciclo di quattordici Graduali e diciotto Antifonari commissionati dall’Opera del Duomo tra il 1508 e il 1526, tutti eseguiti dai più importanti artisti fiorentini e caratterizzati dalle grandi dimensioni e dalle pagine di ampio respiro; dal momento che sono presenti soltanto quattro tetragrammi e quattro righe di testo in ciascuna carta, ogni volume include solo una breve parte dell’anno liturgico ma insieme ne costituiscono l’intero ciclo (Tacconi 2005, p. 175). In questo codice, come in tutti quelli del ciclo quattrocentesco, compare lo stemma dell'Opera del Duomo con l'Agnus Dei, simbolo dell'Arte della Lana. Nel 1331, infatti, il Comune di Firenze assegnò la gestione dell'Opera di Santa Maria del Fiore all'Arte della Lana e, nel 1413, una Bolla papale garantì alla stessa Arte la gestione dei beni della sagrestia della Cattedrale; lo stemma diventa, così, un'inequivocabile testimonianza della provenienza del codice da Santa Maria del Fiore. La presenza dei Gigli invece, anche nelle iniziali filigranate, fa parte del programma di glorificazione dei simboli civici, politici e religiosi della città di Firenze la cui massima espressione fu il rientro dall’esilio della famiglia Medici nel 1512 e l’elezione a papa di Leone X de’ Medici l’11 marzo 1513.Le celebrazioni che dovevano avere luogo all'interno del Duomo sono ricordate nella miniatura a c. 1r, ormai quasi del tutto evanita, già danneggiata ai tempi dell'inventariazione del 1958 e della campagna fotografica precedente il 1966. Nonostante le estese lacune pittoriche, nelle vecchie foto è possibile riconoscere una veduta del coro del Duomo e, nel registro superiore, una serie di armi medicee, fiaccole e una cornice con le figure dei dodici apostoli: tutte decorazioni che forse dovevano essere parte di un padiglione che serviva per abbellire l'altare durante la messa di Natale celebrata da Leone X durante il suo soggiorno fiorentino (Tacconi 2005, pp. 181-184).Tutto il ciclo corale è abbondantemente citato negli Inventari, in particolare nell'Inventario dei libri di coro del 1663 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 341-369), dove è data una breve descrizione dei contenuti e di tutte le iniziali contenute in ciascuno di essi, l'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376), dove ne vengono dati i contenuti e la segnatura in lettere che segue la successione all'interno dell'anno liturgico, e l'Inventario dei libri di coro del 1862 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 377-378) dove vengono proposte le attribuzioni ai vari miniatori. Per quanto riguarda il Corale K.2 L.2 n. 10, possiamo confermare che costituiva un unico codice con il Corale K.2 P.2 n. 37 poiché nell'Inventario del 1663 sono ancora catalogati come un unico manoscritto e risulta ancora completo di tutte le iniziali miniate fino a quella di c. 92r; nell'Inventario del 1822 è inventariato come K2 e l'attribuzione delle miniature, che già nel 1862 faceva riferimento al Milanesi, era riferita a Monte di Giovanni.
Relazione iconografico religiosa
c. 1r, clero; Agnus Dei
c. 17v, clero
c. 23r, Spirito Santo come colomba
c. 26r, clero
c. 33v, clero
c. 41v, clero
c. 45r, Agnus Dei
c. 51v, clero
c. 54r, Morte come scheletro; Teschio come simbolo della Morte
c. 54v, Teschio come simbolo della Morte
c. 55r, Teschio come simbolo della Morte
c. 55v, Madonna col Bambino
c. 62v, Spirito Santo come colomba
c. 65v, stemma
c. 69r, clero
c. 76r, clero
c. 83v, clero
c. 90v, clero
c. 92r, Cristo risorto; Resurrezione di Cristo (Gv 20-21; Lc 24; Mc 16; Mt 28)