Descrizione
Graduale con il Proprio dei santi per tutto l'anno liturgico, dalla vigilia di sant'Andrea a san Clemente
Caratteristiche codicologiche
segnature: moderna a matita nell’angolo superiore esterno a c. 1v "S n. 14"data: 1514 (c. 54r)Provenienza: Santa Maria del Fioremembr. e cart.mm 680 x 513 (c. 52r)fascicoli legatiguardie: cartacee modernecc. I + 175 + I'numerazione: moderna a matita in cifre arabe nell'angolo superiore esterno (cc. 1-7, 162-167 nei fascicoli aggiunti), a penna e inchiostro rosso in cifre romane al centro del margine esterno (cc. 1r-155r), numerazione in cifre romane nere (cc. 156r-161r); in alcune carte è presente un'ulteriore numerazione moderna a matita sottostante quella antica.fascicoli: 1 (7), 2 (10), 3-21 (8), 22-23 (3); il primo fascicolo è cart., il primo foglio, bianco, del fasc. 2 è costituito dalla vecchia carta di guardia membr., i fasc. 22 e 23 sono cart.specchio rigato: 62 [482] 136 x 83 [340] 90 (c. 52r)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 52r)
Scrittura
Nel corpo del manoscritto originale, littera textualis di una sola mano (cc. Ir-161v; con testo riscritto da una mano successiva a c. 127v), seconda mano successiva nei fascicoli cartacei (cc. 1r-7v, 162v-167v). Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 740 x 535 x 130; moderna; assi rivestite in cuoio marrone con cantonali polilobati in ottone, fornimento centrale polilobato, tutti con decorazioni concentriche fitomorfe stilizzate e gigli incisi; due bindelle e due tenoni; cartellino sul piatto posteriore con i contenuti del codice: "Proprium sanctorum per totum annum"; chiodi e 8 nervi sul dorso.
Decorazione
Miniatura di pennello:9 iniziali istoriate9 iniziali figurate9 iniziali decorate
Miniatura di penna:199 iniziali filigranate
Le iniziali istoriate o figurate sono caratterizzate dal campo in foglia d’oro, il corpo è decorato con foglie lanceolate che vanno a formare un fregio marginale decorato con bottoncini dorati.
c. 1r, D(ominus) iniziale istoriata (mm 143 x 140; mm 650 x 480 con i fregi) con la Vocazione di Pietro e Andrea. Corpo della lettera azzurro decorato con sottili cirri bianchi e foglie lanceolate verdi. Sul fondo è la scena della vocazione dei santi Andrea e Pietro con Cristo che, con gesto benedicente, accoglie i due pescatori inginocchiati con le mani in preghiera; sullo sfondo è il mare di Galilea. I margini superiore e interno sono delimitati da una cornice in foglia d'oro e decorati con racemi e fiori ai quali si aggrappano numerosi putti alati: al centro del margine superiore è lo Stemma dell'Opera del Duomo. La miniatura è molto rovinata con gravi ed estese cadute di colore.
c. 5v, M(ihi) iniziale istoriata (mm 240 x 175; mm 650 x 480 con i fregi; mm 87 diametro clipeo) con il Martirio di sant'Andrea. Corpo della lettera azzurro decorato con sottili cirri bianchi e foglie lanceolate verdi e rosa. Sul fondo è la scena del martirio di sant'Andrea crocifisso e, alle spalle, una folla di laici elegantemente vestiti. I quattro margini sono tutti ornati da un fregio delimitato dal campo in foglia d'oro e decorato con racemi e fiori sui quali siedono putti alati; ai quattro angoli sono rappresentati gli Evangelisti, con i loro simboli, mentre nei due clipei centrali sono l'Angelo annunciante, con il giglio in mano, e la Vergine. Al centro del margine superiore è un clipeo con il Simbolo dell'Opera, in quello nel margine inferiore, sorretto da due angeli, il Monogramma.
c. 11v, A(lleluia) iniziale figurata (mm 112 x 112; mm 235 x 150 con i fregi) con San Tommaso apostolo. Corpo della lettera rosa decorato con cirri bianchi e foglie lanceolate verdi, azzurre e rosa che vanno a formare una breve coda. Sul fondo è la figura a mezzobusto di san Tommaso apostolo con una lancia insanguinata, in ricordo del suo martirio poiché, condotto fuori dalla città da quattro soldati, venne ucciso con le lance.
c. 14r, S(cio) iniziale figurata (mm 114 x 114; mm 310 x 170 con i fregi) con San Paolo apostolo. Corpo della lettera azzurro decorato con sottili cirri bianchi e foglie lanceolate verdi e rosa che vanno a formare una coda arricchita di fiori azzurri. Sul fondo è la bellissima figura a mezzobusto di san Paolo apostolo con l'armatura da soldato e la spada impugnata che fuoriesce dal fondo della lettera grazie ad una impressionante rappresentazione prospettica del braccio armato; l'altra spalla è invece coperta da un mantello color porpora. Il volto, con lunga barba rossa, è di tre quarti e sopra la testa scendono tre raggi di luce emanati dalla colomba dello Spirito Santo.
c. 23r, L(e[...]) iniziale istoriata (mm 135 x 115; mm 360 x 77 il fregio) con la Presentazione di Gesù al tempio. Corpo della lettera rosa, decorato con cirri bianchi, dal quale fuoriescono piccole foglie lanceolate. Sul fondo è la presentazione di Gesù al tempio, con la Vergine in primo piano che tiene in braccio il Bambino e san Giuseppe dietro; sullo sfondo è l'interno del tempio con il sacerdote Simeone sull'altare e la sacerdotessa Anna inginocchiata. Il fregio è rappresentato separatamente, con fregi, fiori, la testa di un cherubino, il Giglio della città di Firenze e tre candele incrociate, forse a ricordare che la festa coincide con la Purificazione della Vergine festeggiata come Candelora.
c. 31r, S(uscepimus) iniziale istoriata (mm 283 x 230) con la Presentazione di Gesù al tempio. Corpo della lettera azzurro con decorazioni diamantate e gioielli; entro il campo sono fregi, fiori e cornucopie, nel fregio sono rappresentati ceri accesi e torce ad indicare che tale festività, chiamata anche Candelora, si apre con la processione delle candele (Dillon Bussi 2006, p. 117). Sul fondo è la scena della presentazione di Gesù al tempio con il sacerdote Simeone al centro dell'altare di marmo bianco e mosaico dorato, sul quale è scritto "Respons sacerdos": entro un tondo è rappresentata la scena dell'Incontro di Abramo con i tre angeli a significare l'annunciazione di Isacco come prefigurazione di quella di Cristo; ai lati dell'altare sono la Vergine, san Giuseppe e altre figure non più leggibili. La scena è ambientata nell'abside di una chiesa con la cupola, dalla quale discende la colomba dello Spirito Santo, e grandi monofore che si aprono alle spalle del sacerdote; il pavimento è composto da geometrie marmoree che modulano lo spazio e ne scandiscono i volumi (Garzelli 1985, p. 320).
c. 46r, S(ta...) iniziale figurata (mm 125 x 108) con San Pietro in cattedra. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate verdi e azzurre. Sul fondo è la figura a mezzobusto di san Pietro in trono, del quale si vede soltanto il paramento di broccato azzurro alle spalle del santo, che indossa un mantello giallo e tiene in mano le chiavi (quella color argento doveva sembrare appoggiata al corpo della lettera e legata con un cordoncino rosso ma è andata quasi completamente perduta).
c. 54r, V(ultum) iniziale istoriata (mm 265 x 245; mm 660 x 250 con i fregi; mm 75 diamentro del clipeo) con l'Annunciazione della Vergine. Corpo della lettera rosa decorato da un finto mosaico dorato, gioielli e fiori anch'essi rosa; dall'asta della lettera fuoriescono frutti e foglie mentre in basso si formano volute fitomorfe che vanno a formare la lunga coda. Il fregio, delimitato dal campo in foglia d'oro, si sviluppa su tutto il margine interno e termina, in alto, con un clipeo al cui interno è lo Stemma della città di Firenze, d'argento al giglio rosso e, in basso, con la testa di un serafino e un altro clipeo al cui interno è la figura a mezzobusto del Profeta Isaia, che predisse la nascita di Cristo, con il cartiglio srotolato. Sul fondo della lettera è la scena dell'annunciazione della Vergine ambientata entro un chiostro rinascimentale, presumibilmente quello della Badia Fiorentina (Leader 2012, p. 118) o il cortile delle donne nell'Ospedale degli Innocenti (Garzelli 1985, p. 282). In primo piano è la Vergine che si ritrae, con gesto repentino, stringendosi al petto il maphorion mentre un piccolo libro d'Ore è posato sulle ginocchia e alcuni fiori, gigli e rose, sono ai suoi piedi; l'arcangelo è inginocchiato con mano benedicente mentre con l'altra porta un giglio, indossa un abito bianco con ornamenti dorati e gemme sul petto, in testa ha il diadema. Sullo sfondo, tra le arcate del portico, si anima una processione di angeli, ciascuno con in mano un giglio e in testa una ghirlanda di fiori; a sinistra, lungo un basamento marmoreo è la data del codice "MDXIIII".
c. 70v, A(lleluia) iniziale figurata (mm 117 x 114; mm 300 x 210 con i fregi) con l'Imperatore Costantino. Corpo della lettera rosa decorato con cirri bianchi e foglie lanceolate verdi e azzurre. Sul fondo è la figura a mezzobusto di profilo dell'imperatore Costantino, con la corona, che abbraccia la croce proteggendola dalle mani con un velo, in segno di rispetto. La croce fuoriesce dal campo della lettera e porta i chiodi con il sangue grondante; in alto è il cartiglio con la scritta "INRI".
c. 74r, N(e) iniziale figurata (mm 138 x 130; mm 405 x 185 con i fregi) con San Giovanni battista in fasce. Corpo della lettera azzurro decorato con foglie lanceolate verdi, rosa e azzurre che vanno a formare la coda ornata da fiori. Sul fondo è la figura del piccolo Giovanni battista avvolto in fasce bianche e rosse; alle sue spalle è una balaustra con un tappeto sul quale è la scritta in capitali dorate "Johannes est nomen eius".
c. 78v, D(e) iniziale istoriata (mm 270 x 243; mm 670 x 265 con i fregi) con la Nascita di Giovanni battista. Corpo della lettera color porpora decorato da un mosaico dorato e fregi azzurri; il fregio è delimitato dal campo in foglia d'oro sul quale si sviluppano racemi e fiori rosa, azzurri e verdi: nell'estremità superiore termina con un clipeo con lo Stemma del popolo di Firenze, d'argento alla croce rossa, nell'estremità inferiore con lo Stemma dell'Opera e il Giglio della città di Firenze. Sul fondo della lettera è la scena della nascita del Battista, ambientata in una casa rinascimentale e animata da numerose figure femminili che si prendono cura del piccolo Giovanni, in primo piano, e della madre Elisabetta che giace nel letto sullo sfondo. In primo piano Giovanni viene lavato e asciugato dalle ancelle e, con gusto naturalistico, sono descritti il catino, la brocca in maiolica colorata, con lo stemma dell'Opera, e il braciere per scaldare l'acqua. Sullo sfondo si apre un portico sotto il quale avviene l'annuncio a Zaccaria.
c. 90v, N(unc) iniziale istoriata (mm 170 x 165; mm 360 x 240 con i fregi) con San Pietro in carcere visitato dall'angelo. Sul fondo della lettera è la figura a mezzobusto di san Pietro in carcere visitato dall'angelo alle sue spalle; sullo sfondo sono le sbarre della prigione.
c. 101r, C(onfessio) iniziale figurata (mm 143 x 143; mm 325 x 210 con i fregi) con San Lorenzo. Corpo della lettera rosa decorato con cirri bianchi e foglie lanceolate azzurre e verdi che vanno a formare una breve coda. Sul fondo è la figura a mezzobusto e di tre quarti di san Lorenzo vestito con un'elegante dalmatica rossa con decorazioni azzurre; tra le mani tiene la graticola, suo attributo in quanto strumento del martirio, la foglia di palma, simbolo del martirio, e il vessillo crocesegnato.
c. 106v, G(audeamus) iniziale istoriata (mm 275 x 255; mm 665 x 505 con i fregi) con l'Assunzione della Vergine. Corpo della lettera interamente ricoperto da un nastro azzurro che si intreccia a perle e gioielli con gemme colorate; il campo in foglia d'oro è delimitato da una cornice verde ed è decorato con racemi e fiori rosa, azzurri e verdi. Gli stessi motivi fitomorfi si ripetono lungo il fregio dorato che termina, nel margine inferiore, con lo Stemma della città di Firenze, d'argento al giglio rosso. Sul fondo è rappresentata l'assunzione della Vergine con la figura di san Tommaso in primo piano inginocchiato mentre prende tra le mani la cintola lasciata cadere da Maria; la Vergine sale al cielo circondata da una mandorla di luce, da serafini, cherubini e angeli mentre rivolge lo sguardo in alto, verso Cristo, entro il tondo nel margine superiore, che libera tra le mani la colomba dello Spirito Santo. La scena è ambientata in un idilliaco paesaggio campestre con montagne, sentieri, fiumi e, sullo sfondo, la città di Firenze (Garzelli 1985, p. 282); in secondo piano è il sarcofago, lasciato dalla Vergine, ma ricolmo di fiori, gli stessi che sono nel prato, descritti con un'attenzione botanica tale da potersi riferire a disegni dureriani sullo studio delle piante (Garzelli 1985, p. 320).
c. 113r, P(robasti) iniziale figurata (mm 132 x 110; mm 355 x 145 con i fregi) con San Lorenzo. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate verdi e azzurre che vanno a formare una breve coda. Sul fondo è la figura a mezzobusto di san Lorenzo che indossa una dalmatica rossa con decorazioni dorate; in mano tiene un libro, la graticola e la foglia di palma che fuoriesce dal corpo della lettera.
c. 114v, S(alve) iniziale istoriata (mm 305 x 260; mm 420 x 280 con i fregi) con la Natività della Vergine. Corpo della lettera azzurro con una decorazione nastriforme bianca; da esso parte un fregio fitomorfo, ornato da fiori azzurri e rosa, che decora il campo in foglia d'oro. Sul fondo è rappresentata la nascita della Vergine in più scene. In primo piano è sant'Anna seduta con Maria in braccio tra un santo camaldolese e Gioacchino che, teneramente, porge alcune ciliegie alla bambina che gioca con il maphorion della mamma. In secondo piano si apre un loggiato rinascimentale che introduce all'interno di una camera con il letto sul quale giace Anna accudita da alcune ancelle, mentre altre si prendono cura di Maria; Gioacchino assiste alla scena appoggiato a un pilastro, altre donne accorrono da una scalinata. Sul fondo è la porta di una città con la veduta di una via (Garzelli 1985, p. 282).
c. 121v, N(os) iniziale figurata (mm 140 x 137; mm 460 x 210 con i fregi) con la Croce. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate azzurre, verdi e rosa che vanno a formare una breve coda. Sul fondo, realizzato come un mosaico dorato, si erge la Croce vuota con i chiodi e il sangue che scende lungo i bracci; in alto è il cartiglio con la scritta "INRI".
c. 136v, G(audeamus) iniziale figurata (mm 275 x 248; mm 345 x 260 con i fregi) con Santi. Corpo della lettera rosso decorato con racemi bianchi e azzurri e da gioielli con perle e gemme; il campo in foglia d'oro è ornato da racemi e fiori verdi, azzurri e rosa e, nel margine inferiore, da una collana di coralli sorretta, al centro, dalla testina di un cherubino. Sul fondo sono le figure a mezzobusto di alcuni santi tra i quali è identificabile Pietro, in primo piano, con le chiavi e una mano benedicente; sullo sfondo, oltre due colonne scanalate, si apre un paesaggio campestre con una chiesa e una torre.
Le iniziali decorate fogliate (c. 1v, A; c. 4r, G; c. 4v, D; c. 6r, D; c. 6v, G; c. 9r, D; c. 9v, M di mm 98 x 88 ca.) hanno il corpo ornato con sottili cirri bianchi, foglie lanceolate e, sul fondo, racemi e fiori; 2 iniziali decorate grandi sono posteriori (B a c. 127v e G a c. 158r).Le iniziali filigranate (es. U di mm 105 x 100 a c. 77r) hanno il corpo azzurro o rosso e decorazioni a risparmio con racemi e fiori; il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo, hanno decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate o con decorazioni diamantate realizzate a tempera; alcune hanno brevi code con fiorellini e clipei acquerellati. Sono inoltre presenti 16 iniziali alle cc. 1-7, 162-167 di una seconda mano più tarda che realizza filigranate a tempera con decorazioni floreali e geometriche; 35 iniziali hanno decorazioni figurate sul fondo:
c. 3r, D con la Croce del Popolo di Firenze in inchiostro rosso entro un clipeoc. 7r, C con il Simbolo dell'Opera del Duomo entro un clipeoc. 7v, P con la Croce del Popolo di Firenze e il Giglio della Città in inchiostro rosso entro clipeic. 12v, I con la Croce del Popolo di Firenze c. 32r, M con l'Aquila entro un clipeoc. 33r, S con la Croce del Popolo di Firenze c. 37v, Q con il Giglio della città di Firenzec. 40v, A con due Tenaglie insanguinate simbolo del martirio di sant'Agata alla cui festa si riferiscono la rubrica e il testo.c. 41v, F con l'Aquilac. 45r, Q con lo Stemma della Repubblica di Firenze con la scritta "Libertas" in inchiostro rossoc. 50v, Q con il Giglio della città di Firenzec. 51r, E con il Simbolo dell'Opera del Duomo c. 52r, T con le Chiavi papali incrociate sormontate da una crocec. 55r, E con la Croce del Popolo di Firenze c. 56v, P con il Simbolo dell'Opera del Duomo c. 60v, V con il Giglio della città di Firenzec. 65v, E con la Croce del Popolo di Firenze entro uno scudo sagomatoc. 66r, C con la Croce del Popolo di Firenze c. 73r, P con Croce e cartiglio con la scritta "INRI"c. 82r, T con la Croce del Popolo di Firenze entro una losanga e il Giglio della città entro un clipeoc. 85v, D con le figure a mezzobusto dei Santi Pietro e Paolo con i propri attributi delle chiavi e del libro; entrambi sono sormontati dalla colomba dello Spirito Santo. Il corpo della lettera è decorato con due chiavi a risparmio e la coda con fiori rossi e azzurri.c. 91r, D con il Monogramma dell'Opera in inchiostro rosso entro un clipeoc. 93v, A con la Croce del Popolo di Firenze c. 94v, A con la Croce del Popolo di Firenze c. 96r, D sormontata dalla Graticola, simbolo del martirio di san Lorenzo alla cui festa si riferiscono la rubrica e il testo; sotto la graticola sono i carboni ardenti, sopra una corona dorata con foglie di palma; lunga coda con fiori rossi e azzurri.c. 99r, O con il Giglio della città di Firenze e l'Aquila imperiale in inchiostro rosso entro clipeic. 100r, Q con il Giglio della città di Firenze c. 105v, Q con il Simbolo dell'Opera del Duomo c. 110r, A con il Simbolo dell'Opera del Duomo c. 110v, A con il Giglio della città di Firenze c. 111r, A con la Croce del Popolo di Firenze entro una losangac. 140r, V con il Giglio della città di Firenze e la Croce del Popolo entro clipeic. 148r, V con il Giglio della città di Firenze c. 149v, D con le Chiavi papali, una in foglia d'oro e l'altra color argento, sormontate dal triregno con le corone in foglia d'oro.c. 156v, L con il Monogramma dell'Opera
Lettere grosse in inchiostro nero, in molti casi con decorazioni a racemi
Descrizione interna
Il codice contiene il Graduale con il Proprio dei santi per tutto l'anno liturgico, dalla vigilia di sant'Andrea alla festa di san Clemente.Il codice contiene anche un fascicolo iniziale con la festa di sant'Ireneo e uno finale con la festa di sant'Emidio.
fascicolo aggiunto:In festo sancti Irenei episcopi et martiris. Ad missam (cc. 1v-2r): Lex veritatis (sant'Ireneo di Lione vescovo e martire)
Incipit proprium sanctorum per totum annum. In vigilia sancti Andree apostoli. Introitus (cc. Ir-1r): Dominus secus (Proprio dei santi; vigilia di sant'Andrea apostolo)In [festo] sancti Andree apostoli. Introitus (c. 5v): Mihi autem (sant'Andrea apostolo)In sancti Thome apostoli. Introitus (c. 11v): Alleluia (san Tommaso apostolo)In conversione sancti Pauli apostoli. Introitus (cc. 13v-14r): Scio cui credidi (conversione di san Paolo)In festo purificationis Marie virginis (c. 23r): Le[...] (purificazione della Vergine; presentazione di Gesù al Tempio; Candelora)Ad missam. Introitus (c. 31r): SuscepimusIn sancte Agathe virginis et martiris. Introitus (c. 40v): Adiuvabit eam (sant'Agata di Catania vergine martire)In cathedra sancti Petri. Introitus (c. 46r): Sta[...] (san Pietro apostolo, primo vescovo di Roma; san Pietro come primo vescovo di Roma)In annuntiatione beate Marie virginis. Introitus (c. 54r): Vultum tuum (annunciazione della Vergine)In sanctorum apostolorum Pilippi et Iacobi. Introitus (c. 64v): Clamaverunt (santi Filippo e Giacomo apostoli)In inventione sancte Crucis. Introitus (c. 70r-v): Alleluia (ritrovamento della santa Croce)In vigilia beati Ioannis baptiste. Introitus (c. 74r): Ne timeas (vigilia di san Giovanni battista)In solemnitate beati Ioannis baptiste. Introitus (c. 78v): De ventre matris (san Giovanni battista)In vigilia Petri et Pauli. Introitus (c. 85r-v): Dicit dominus (vigilia dei santi Pietro e Paolo apostoli)In solemnitate beatorum apostolorum Petri et Pauli (c. 90r-v): Nunc scio (santi Pietro e Paolo apostoli)In commemoratione sancti Pauli. Introitus (c. 93v): Alleluia (in memoria di san Paolo apostolo)In sancti Petri ad vincula. Introitus (c. 94v): Alleluia (san Pietro in vincoli - catene)In vigilia sancti Laurentii. Introitus (c. 96r): Dispersit dedit (vigilia di san Lorenzo martire e diacono)In festo sancti Laurentii (cc. 100v-101r): Confessio et pulcritudo (san Lorenzo martire e diacono)In vigilia assumptionis beate Marie. Introitus (c. 106r-v): Gaudeamus omnes (vigilia dell'Assunzione della Vergine)In [...] sancti Laurentii. Introitus (cc. 112v-113r): Probasti domine (san Lorenzo martire e diacono)In nativitate beate Marie virginis. Introitus (c. 114v): Salve sancta parens (nascita della Vergine)In exaltatione sancte Crucis. Introitus (c. 121v): Nos autem (esaltazione della santa Croce)In dedicatione sancti Michaelis. Introitus (c. 127r-v): Benedicite dominum (san Michele arcangelo)In festo omnium sanctorum. Introitus (c. 136v): Gaudeamus omnes (Ognissanti)In sancti Martini episcopi et confessoris. Introitus (c. 145r): Ec[...] (san Martino vescovo di Tours)In sancti Clementis pape et martiris. Introitus (c. 149v): Dicit dominus (san Clemente I papa e martire)In festo sancte Agathe (c. 156v): Loqueba[...] (sant'Agata di Catania vergine martire)In communi solemni Beate Marie Virginis de monte Carmelo. Ad missam introitus (c. 160r): Alleluia (santa Maria vergine del Monte Carmelo)
fascicolo aggiunto: In festo sancti Emidii episcopi et martiris. Ad missam (cc. 162v-163r): Commmota est (sant'Emidio vescovo di Ascoli e martire)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, pp. 25-26) il manoscritto è datato al XVI secolo ed è attribuito ad Attavante con la collaborazione di Monte di Giovanni, in riferimento al Milanesi (1850, p. 206) e al D’Ancona (1914, II, pp. 761-762, n. 1551). In questo codice, come in tutti quelli del ciclo quattrocentesco, compare lo stemma dell'Opera del Duomo con l'Agnus Dei, simbolo dell'Arte della Lana. Nel 1331, infatti, il Comune di Firenze assegnò la gestione dell'Opera di Santa Maria del Fiore all'Arte della Lana e, nel 1413, una Bolla papale garantì alla stessa Arte la gestione dei beni della sagrestia della Cattedrale; lo stemma diventa, così, un'inequivocabile testimonianza della provenienza del codice da Santa Maria del Fiore. Tutto il ciclo corale è abbondantemente citato negli Inventari, in particolare nell'Inventario dei libri di coro del 1663 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 341-369), dove è data una breve descrizione dei contenuti e di tutte le iniziali contenute in ciascuno, l'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376), dove ne vengono dati i contenuti e la segnatura in lettere che segue la successione all'interno dell'anno liturgico, e l'Inventario dei libri di coro del 1862 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 377-378) dove vengono proposte le attribuzioni ai vari miniatori. Per quanto riguarda il Graduale S n. 14, possiamo costatare che è ancora completo di tutte le iniziali miniate e che l'aggiunta dei fogli cartacei è posteriore al 1663 poiché, al tempo, era costituito dalle sole 160 carte membranacee, era inventariato come S e l'attribuzione della decorazione, che già nel 1862 faceva riferimento al Milanesi, era riferita ad Attavante per le miniature alle cc. 1r e 5v e a Monte di Giovanni per tutte le altre.Il codice, iniziato infatti da Attavante, fu portato a termine da Monte di Giovanni a partire dal 1514 (Labriola 2008, p. 124), data riportata nella miniatura a c. 54r alla quale si riconduce l'inizio del lavoro del miniatore nel ciclo dei corali per Santa Maria del Fiore: egli introduce nelle miniature la cultura pittorica fiamminga e la cospicua presenza delle vedute di città, in particolare di Firenze (Garzelli 1985, pp. 315-316). In un recente studio, Anne Leader propone di identificare il chiostro, entro il quale è ambientata l'Annunciazione a c. 54r, con quello della Badia Fiorentina (2012, pp. 113-118) e sottolinea come la miniatura sia una testimonianza del chiostro prima dell'aggiunta di un ulteriore piano per appartamenti privati nel XIX secolo: precedentemente, infatti, il chiostro aveva mantenuto il suo aspetto originario con l'armonioso equilibrio delle arcate orizzontali intervallate dalle colonnine che, con la loro spinta verticale, portavano lo sguardo dell'osservatore verso il cielo sovrastante. Per la Garzelli (1985, p. 320) il chiostro sarebbe, invece, quello dell'Ospedale degli Innocenti e in esso, come in una processione sacra, sembrano manifestarsi le anime angeliche dei fanciulli morti "che conferiscono un clima di visione" e di "simbolismo sacro" alla scena.L'iniziale con la Natività della Vergine (c. 114v) è il risultato di un'organizzazione degli spazi e delle scene al loro interno tra i più originali, con l'intersecazione del corpo della lettera con l'arcata della loggia e con la simultaneità delle scene nei diversi ambienti di una stessa struttura architettonica (Garzelli 1985, p. 319); il pilastro centrale divide l'interno della casa con Anna distesa nel letto dall'esterno con Gioacchino e il loggiato attraverso il quale entrano in scena le ancelle; i gradini di questa sorta di 'palco' scendono verso lo spettatore dove in un piano più basso siede sant'Anna in compagnia di Gioacchino e di un monaco.Dal punto di vista liturgico, il corale contiene le feste dei santi più importanti ma mancano quelle dedicate a san Zanobi e santa Reparata, particolarmente venerati a Firenze: probabilmente esse non sono state ripetute perché già presenti nei Graduali Edili 150 e 151 conservati presso la Biblioteca Medicea Laurenziana (Tacconi 1997, p. 229).
Relazione iconografico religiosa
c. 1r, vocazione di Pietro e Andrea; Pietro e Andrea vengono richiamati dalla loro barca; Agnus Dei (Mt 4, 18-20; Mc 1, 16-18)
c. 5v, martirio di Andrea; crocifissione di Andrea; evangelisti; Annunciazione; Agnus Dei; monogramma (Lc 1, 26-38)
c. 11v, san Tommaso apostolo
c. 14r, san Paolo di Tarso apostolo
c. 23r, presentazione di Gesù al tempio; purificazione di Maria; Candelora; Giglio (Lc 2, 22-39)
c. 31r, presentazione di Gesù al tempio; purificazione di Maria; Candelora; visita dei tre angeli ad Abramo; rinnovo della promessa di un figlio (Lc 2, 22-39)
c. 40v, tenaglie; sant'Agata di Catania vergine e martire
c. 46r, san Pietro apostolo, primo vescovo di Roma; cattedra di san Pietro; papa
c. 52r, insegne papali
c. 54r, Annunciazione; Isaia; Giglio (Lc 1, 26-38)
c. 70v, san Costantino imperatore romano
c. 74r, san Giovanni battista
c. 78v, nascita di Giovanni battista; annuncio della nascita di Giovanni battista a Zaccaria; Agnus Dei; Croce; Giglio (Lc 1, 5-25)
c. 85v, san Pietro apostolo, primo vescovo di Roma; san Paolo di Tarso apostolo
c. 90v, durante la notte un angelo apre le porte della prigione a Pietro (At 5, 17-42)
c. 96r, graticola; san Lorenzo martire e diacono
c. 101r, san Lorenzo martire e diacono
c. 106v, Assunzione di Maria, 'assumptio corporis': viene portata in cielo dagli angeli; Maria lascia cadere la sua cintura nelle mani di Tommaso; Giglio (Mt 28; Mc 16; Lc 24; Gv 20-21; At 1, 3-11)
c. 113r, san Lorenzo martire e diacono
c. 114v, nascita di Maria; Gioacchino e Anna con Maria bambina
c. 121v, croce come simbolo di Cristo
c. 136v, Ognissanti
c. 149v, insegne papali