Descrizione
Vesperale, Graduale con l'Officio dei defunti e Innario
Caratteristiche codicologiche
composito
Unità codicologica 1:
segnature: moderna a matita a c. 1r "H 2 n° 43" data: sec. XVII (Inv. 1958, p. 15)Provenienza: Santa Maria del Fioremembr.mm 620 x 450 (c. 12v)fascicoli legatiguardie: cartacea modernacc. I + 42 (cc. 30-46 mancanti nella numerazione incifre romane)numerazione moderna (sec. XVII) in cifre romane a inchiostro rosso che giunge fino a c. 59 per la mancanza di 17 carte; da c. 23 inizia anche una numerazione moderna (sec. XX) a matita che giunge fino a c. 42 così da numerare in modo continuo tutto il codice altrimenti frammentario: questa numerazione verrà considerata di riferimento per la descrizione interna del manoscrittofascicoli: 1 (6), 2-10 (4); note ai fascicoli con riferimento alla numerazione del sec. XVII: nel fascicolo 7 le cc. 30-46 sono mancanti, a c. 29v finisce un testo e all'ultima carta dello stesso fascicolo inizia un testo acefalo il cui incipit doveva essere nelle carte mancanti, quindi c. 47 doveva precedentemente appartenere a un altro fascicolo; nell'ultima carta del fascicolo 10 finisce il testo della prima unità codicologica; assenza di richiamispecchio rigato: mm 60 [468] 92 x 88/6 [283] 7/66 (c. 12v)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 12v)
Unità codicologica 2:
segnature: assentidata: secc. XVIII-XIX (Inv. 1958, p. 15)Provenienza: Santa Maria del Fiorecart.mm 637 x 475 (c. 53r)fascicoli legatiguardie: cartacee moderne (secc. XIX-XX), cc. I', II' numerate 146 e 14764 + III' (cc. 114-164 mancanti nella numerazione in cifre arabe)numerazione moderna (secc. XVIII-XIX) in cifre arabe a inchiostro nero al centro del margine esterno che da c. 96 giunge fino a c. 202 per la mancanza di 51 carte, le cc. 179-201 hanno una seconda numerazione in cifre romane a inchiostro rosso nell'angolo superiore esterno (1-7, 9-24); nelle carte a seguire, numerazione in cifre romane a inchiostro nero al centro del margine esterno (cc. 142-145, seguono 4 carte non numerate e ultime due carte numerate 146 e 147 con funzione di guardie); da c. 43 prosegue la numerazione moderna (sec. XX) in cifre arabe a matita che parte da 43 e giunge fino a c. 107 così da numerare in modo continuo tutto il codice altrimenti frammentario (c. 76 bis): questa numerazione verrà considerata di riferimento per la descrizione interna del manoscrittofascicoli: 11-13 (4), 14 (6), 15-16 (4), 17-20 (6), 21-24 (4); note ai fascicoli con riferimento alla numerazione dei secc. XVIII-XIX: tra i fascicoli 14 e 15 mancano 51 carte, nell'ultima carta del fascicolo 17 finisce una parte del testo, nella seconda metà del fascicolo 22 inizia la numerazione in cifre romane e si interrompe quella precedente in cifre arabe, il fascicolo 23 è un ternione mancante delle ultime due carte, il fascicolo 24 è un ternione mancante delle prime due carte e al quale sono solidali le cc. I', II'; assenza di richiamispecchio rigato: mm 71 [483] 83 x 48 [328] 99 (c. 53r)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 53r)
Scrittura
Littera textualis di diverse mani che hanno scritto le varie parti riunite in un unico manoscritto: le mani più antiche sono due nell'unità membranacea (cc. 1r-22v, 30r-42v; cc. 23r-29v), quelle più recenti sono cinque nell'unità cartacea (cc. 43r-46v, 60v; cc. 47r-60r, 75r-96v; cc. 61r-74v, cc. 97r-101v; cc. 102r-105r). Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 677 x 495 x 75; di restauro; assi rivestite di cuoio marrone con cantonali polilobati e fornimento centrale in ottone con cornice baccellata; due bindelle con tenoni, puntali; 6 nervi sul dorso; sul piatto posteriore, cartellino membranaceo profilato in metallo con segnatura "H 2".
Decorazione
Unità codicologica 1:
Miniatura di penna:1 iniziale figurata in tecnica mista37 iniziali filigranate55 iniziali rubricate
c. 16r, M(artine) iniziale figurata in tecnica mista (mm 120 x 120; mm 295 x 330 con i fregi) con Santa Martina. Corpo della lettera realizzato in inchiostro rosso e decorato con racemi a risparmio; intorno al campo e al suo interno si sviluppa un fregio vegetale con foglie lanceolate e fiori. Il fregio è rimasto incompiuto a penna ormai molto evanita; tra le foglie sono ancora visibili uno Stemma (Mediceo?) al centro del fregio nel margine superiore e la testina di un Papa che indossa la tiara tra le foglie del margine interno. Sul fondo della lettera è la figura intera di santa Martina che indossa un ampio mantello ed è intenta a leggere un libro; nella mano destra tiene una spada, strumento del martirio, con la quale venne decapitata. La figura è leggermente colorata ad acquerello ma anch'essa è rimasta incompiuta alla fase del disegno.
Le 22 iniziali filigranate medie (es. V(irginis) di mm 120 x 115 e mm 170 x 150 con i fregi a c. 11v) hanno il corpo azzurro o rosso e decorazioni a risparmio con racemi; il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo e presentano decorazioni geometriche e fitomorfe stilizzate; in alcune lettere la decorazione si sviluppa in una breve coda filiforme con fiorellini. Da c. 19r le iniziali sono rimaste incompiute e sono prive della filigrana, altre sono rubricate e fesse con fregi vegetali a risparmio; 2 filigranate hanno decorazioni figurate:
c. 7v, I con un Cuore entro un clipeo e un lungo fregio vegetalec. 9v, I con lo Stemma della città di Firenze entro uno scudo di bianco al giglio rosso
15 iniziali filigranate di misura piccola (es. S(it) di mm 63 x 60 a c. 7r) alcune con brevi code; 55 iniziali rubricate di misura piccola.Lettere grosse in inchiostro nero con fregi e mascheroni.
Unità codicologica 2:
Miniatura di pennello:2 iniziali decorate
Miniatura di penna:73 iniziali filigranate63 iniziali rubricate
c. 47r, F(actum est) iniziale decorata (mm 208 x 212; mm 320 x 345 con i fregi) con Racemi. Corpo della lettera realizzato in foglia d'oro e fondo azzurro. La decorazione si concentra tutta nella grande cornice che circonda il campo della lettera, entro la quale sono due fasce decorate con un fregio geometrico in oro, fiori stilizzati in inchiostro nero e una fascia centrale in campo rosso con un fregio fitomorfo in oro; in ciascuno dei quattro angoli è un fiore dorato stilizzato. Nei margini superiore e interno si estende un sottile fregio ad inchiostro nero dal quale spuntano foglie, fiori e bacche realizzati a tempera e foglia d'oro. Tutte le foglie e i petali dei fiori sono decorati con punzonature a stella e foglie.
c. 54r, D(efecerunt pre lacrymis) iniziale decorata (mm 133 x 123; mm 315 x 193) con Racemi. Corpo della lettera fesso realizzato in foglia d'oro; fondo color porpora delimitato da una cornice dorata. Nei margini superiore ed interno si sviluppa un fregio di foglie lanceolate verdi, azzurre, rosa e ocra dalle tonalità pastello, con aggiunta di fiorellini in foglia d'oro e di uccellini che si affacciano tra le volute fitomorfe.
Le iniziali filigranate medie (es. Q(ui) di mm 80 x 85 a c. 56r) sono realizzate e decorate a pennello mediante l'uso di timbri utilizzati per le parti decorative di tipo geometrico e fitomorfo stilizzato, mentre il corpo azzurro o rosso presenta decorazioni a racemi; il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo e presentano l'inserimento di cornici gialle. Da c. 61r la tipologia delle filigranate cambia: le iniziali sono inserite in grandi campi con minuziose decorazioni a pennello (es. A(lleluia) di mm 116 x 119) anche di tipo figurativo (a c. 71v con un Testina di leone) e le dimensioni sono maggiori; le iniziali rubricate sono di misura piccola.Lettere grosse in inchiostro nero.
Descrizione interna
Il codice contiene il Vesperale (cc. 1r-42v), il Graduale (c. 43r-74v), l'Officio dei defunti (cc. 75r-96v) e l'Innario (cc. 96v-105r).
Unità codicologica 1:
In festo omnium sanctorum. Ad vesperas (c. 1r): Placare Christe (Ognissanti)Ad laudes. Omnium sanctorum (c. 3r): Salutis eterne (Ognissanti)Pro confessore (c. 5r): Iste confessor (confessore)Pro sancto ign[...] [...]airane (c. 7v): Iste confessor (sant'Ignazio ?)Ad laudes. Confessore non pontifice (c. 9v): Iesu corona celsior (confessore non pontefice)Pro sanctis apostolis tempore paschali (c. 12r): Tristes (apostoli)In festo sancti Venantii (c. 14r): M[...] (san Venanzio fortunato, vescovo di Poitiers ?; san Venanzio martire ?)Pro sancta Martina (c. 16r): Martine (santa Martina martire)In utrisque vesperis sancte Teresie virginis (c. 17v): Regis (santa Teresa d'Avila)In festo sancti Hermenegildi regis et martyris (c. 19r): Regali (sant'Ermenegildo re dei Visigoti e martire)Hymnus sancti Alessi et sancte Iuliane Falconieri (c. 23r-v): Decora[...] (sant'Alessio e santa Giuliana Falconieri)In exaltatione sancte Crucis die XIV septembri (c. 30r): Vexilla regis (Esaltazione della Santa Croce)Per annum. In dedicatione sancti Michelis (c. 32v): Te splendor et virtus patris (consacrazione di san Michele arcangelo)Pro sancto Michele archangelo. Ad laudes (c. 34v): Christe sanctorum (san Michele arcangelo)Pro pluribus martiribus. Ad vesperas (c. 37r): Sanctorum meritis (molti martiri)In utrisque vesperis sanctorum Angelorum Custodum (c. 40r): Custodes Hominum (santi Angeli Custodi)Pro sancto Felice. Antiphona ad Benedictum (c. 42r): Qui odit animam (san Felice da Cantalice, frate cappuccino)
Unità codicologica 2:
Graduale:[...] Conmemorationes pro Feriis Adventi [...] ad Benedictum. Feria VI Dominica I (c. 43r): Ecce veniet deus (prima domenica di Avvento)Dominica II Adventi ad Benedictum antiphona (c. 44r): Ioannes autem (seconda domenica di Avvento)Missa sancti Francisci Caracciolo confessoris. Introitus (c. 47r): Factum est cor meum (san Francesco Caracciolo)Tempore Paschali (c. 50v): Alleluia. Beatus quem elegisti (tempo di Pasqua)Missa sancti Raynerii confessoris. Introitus (c. 54r): Defecerunt pre lacrymis oculi mei (san Ranieri di Pisa)Missa sancti Alphonsi Marie de Liguori (c. 61r): Spiritus domini super me (sant'Alfonso Maria de' Liguori)Missa sancti Stanislai Kostkae (c. 69r): Consumatus in brevi (san Stanislao Kostka)Officium defunctorum ad Vesperas (c. 75r): Placebo domino (Officio dei defunti)
Innario:In festo sancti Cirilli et [...]. Hymnus (cc. 96v-97r): Sedibus coeli nitidis (san Cirillo martire e compagni)In festo sanctae Catharinae. Hymnus (c. 102r): Summis ad astra (santa Caterina Fieschi Adorno da Genova)Ad Magnificat. Antiphona (c. 103v): Pone me ut signaculum (Magnificat)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 15) il manoscritto composito è datato al sec. XVII per quanto riguarda il Vesperale mentre l'Innario e il Graduale sono datati ai secoli XVIII-XIX; nell'Inventario non ne sono indicati autore e provenienza. Il codice è composto da una unità codicologica più antica (sec. XVII) membranacea e contenente il Vesperale e da una unità codicologica aggiunta in un secondo momento (sec. XIX) cartacea contenente il Graduale e l'Innario. La prima unità codicologica è probabilmente posteriore al 1622, anno della canonizzazione, da parte di papa Gregorio XV, della beata Teresa d'Avila che è festeggiata a c. 17v.La seconda unità codicologica è invece posteriore al 1807, anno della canonizzazione di san Francesco Caracciolo la cui festa è riportata a c. 47r, e al 1839, anno della canonizzazione di sant'Alfonso Maria de' Liguori la cui festa è riportata a c. 61r. La miniatura della sezione cartacea, più tarda, riprende le tipologie decorative ottocentesche proprie della riscoperta del Medioevo che si ebbe agli inizi del XIX secolo.
Relazione iconografico religiosa
c. 16r, santa Martina; stemma; araldica; papa
c. 47r, fiori
c. 54r, fiori