Descrizione
Antifonario contenente il Proprio dei santi, una serie di preghiere e l'Officio per i defunti
Caratteristiche codicologiche
segnature: cartellino sulla controguardia superiore "Antifonario U. N° 46"; segnatura moderna a matita nell'angolo superiore esterno a c. IIr "U n° 46"data: 1736-1737 (cc. IIr, 21r) con aggiunte "recenti" (Inv. 1958, p. 27) Provenienza: Santa Maria del Fioremembr. (cc. 1-141) e cart. (cc. 142-167)mm 685 x 506 (c. 61r); mm 678 x 480 (c. 147r)fascicoli legatiguardie: cc. I, II' cartacee moderne; cc. II, III, I' membranacee antichecc. III + 167 + II'numerazione coeva (sec. XVIII) in cifre romane a penna e inchiostro nero al centro del margine esterno (cc. 1r-141r) che prosegue a matita, di mano moderna (secc. XIX-XX), nei fascicoli cartacei (cc. 142r-167r)fascicoli: 1 (10), 2-17 (8), 18 (5), 19-21 (9), le prime due carte del fascicolo 1 sono costituite dalle carte di guardia membranacee, al fascicolo 17 finisce la parte originale membranacea, il fascicolo 18 è un ternione mancante dell'ultima carta e qui finisce la parte aggiunta ai fascicoli originali, il fascicolo 19 è un quinterno mancante della prima carta cartacea, il fascicolo 20 è un quinterno mancante dell'ultima carta cartacea, il fascicolo 21 è un quaderno al quale è pertinente la carta di guardia posteriore membranacea; assenza di richiamispecchio rigato: mm 65 [485] 135 x 65 [334] 107 (c. 50r); mm 65 [486] 127 x 65 [326] 89 (c. 147r)rr. 30/ll. 5 + 5 tetragrammi (c. 50r); rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 147r)
Scrittura
Littera textualis di una sola mano nella parte principale del testo (cc. IIr-137v), seconda mano (cc. 138r-141v); terza mano moderna (secc. XIX-XX) nella parte cartacea del codice (cc. 143r-167v) dove la scrittura è stata realizzata mediante l'uso dei timbri.Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 740 x 540 x 140; di restauro; assi rivestite di cuoio marrone con cantonali e fornimento centrale in ottone, polilobati con borchia centrale a sbalzo e decorazioni fitomorfe stilizzate; due bindelle con tenoni, puntali; 6 nervi sul dorso.
Decorazione
Miniatura di pennello:1 clipeo figurato2 iniziali figurate14 iniziali decorate (11 moderne)
Miniatura di penna:210 iniziali filigranate (26 figurate)37 iniziali rubricate
La decorazione del codice, di ormai tarda fattura settecentesca, non rientra completamente nelle tipologie di iniziali normalmente descritte per cui le tradizionali lettere filigranate realizzate a penna e inchiostro sono state realizzate a pennello, pur mantenendo la bicromia rosso-azzurro.
c. IIr, V(olumen) iniziale decorata (mm 100 x 85) e clipeo figurato (mm 130 x 104) con un Vescovo. Corpo della lettera rosa decorato con foglie lanceolate azzurre, verdi e arancioni; campo in foglia d'oro, fondo color porpora con una composizione fitomorfa. Nel margine inferiore è un ovale (mm 130 x 104) al cui interno è la testa di un vescovo non più identificabile a causa del cattivo stato di conservazione; le mani che sono intervenute nell'iniziale e nel clipeo sono di epoche diverse.
c. IIv, Fregio decorativo che riempie tutta la pagina in una decorazione "a tappeto" con foglie lanceolate, fiori, uccelli fantastici e putti che spuntano dai fregi; rimangono risparmiati lo spazio per una tabella entro la quale è la rubrica iniziale e il corpo rosa di una grande iniziale C (mm 330 x 285) utilizzata come cornice per i contenuti dell'Antifonario.
c. 1r, L(evita Laurentius) iniziale filigranata (mm 125 x 125; mm 660 x 390 con i fregi) con un lungo fregio color porpora che si estende sui margini superiore e inferiore: nel primo sono rappresentati una corona, due foglie di palma e il Monogramma dell'Opera del Duomo, nell'altro è un clipeo centrale (mm 103) con lo Stemma dell'Opera del Duomo con l'Agnus Dei.
c. 72r, S(tetit angelus) iniziale figurata (mm 240 x 177; mm 402 x 200 con i fregi) con San Michele arcangelo. Corpo della lettera rosso, decorato con cirri bianchi; il campo assume le forme di una tabella decorata con fregi azzurri e, nel margine inferiore, con festoni di frutta e angiolini festosi. Sul fondo è la figura a mezzobusto di san Michele arcangelo che indossa l'armatura, l'elmo e tiene in alto la spada.
c. 129r, P(lacebo) iniziale figurata (mm 220 x 163; mm 285 x 240 con i fregi) con Scheletri. Due scheletri sorreggono l'iniziale azzurra, entro il cui occhiello è una croce; un terzo scheletro è adagiato sopra il corpo ricurvo della lettera e tiene un cartiglio nel quale è scritta la data "AD MDCCXXXVII"; dietro l'iniziale è un ampio panno bianco svolazzante e, in basso, sono due ossa incrociate annodate a un nastro rosso.
Le 163 iniziali filigranate (es. B(eatus) di mm 106 x 100 a c. 6v) hanno il corpo azzurro o rosso e decorazioni a risparmio con racemi; il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo e presentano decorazioni fitomorfe stilizzate piuttosto grossolane; 7 filigranate presentano iscrizioni o figure:
c. 19r, B con il Monogramma dell'Opera del Duomoc. 21r, A con l'Iscrizione "1737"c. 44v, E con una Croce del popolo a inchiostro rossoc. 56v, O con una Croce del popolo a inchiostro azzurroc. 77v, P con il Monogramma dell'Opera del Duomoc. 80r, L con il Monogramma dell'Opera del Duomoc. 117v, V con il Monogramma dell'Opera del Duomo, l'Agnus Dei e la data "1736"
26 iniziali filigranate presentano figure al loro interno realizzate a pennello:
c. 7v, L(aurentius) con San Lorenzo a mezzobusto che tiene la grata e la palma del martirio (san Lorenzo martire e diacono)c. 58v, O (magnum) con la Croce che sovrasta il teschio (croce come simbolo di Cristo)c. 64v, D(um) con San Michele arcangelo e le anime (san Michele arcangelo)c. 79v, A(ngelis) con un Angelo che accompagna un bambino (angelo)c. 84r, A(ngeli) con due Testine alate (cherubini)c. 93v, V(idi) con una Processione guidata da un vescovo (processione)c. 101r, O (quam) con una Santa martire che tiene la foglia di palma e il Monogramma dell'Opera (martire)c. 103v, D(ixerunt) con un Santo con il bastone (santo)c. 106v, O(culis) con San Martino vescovo a mezzobusto (san Martino vescovo di Tours)c. 108v, O (beatum) con un Santo a mezzobusto con lunga barba bianca (santo)c. 110r, E(st) con un Angelo a mezzobusto (angelo)c. 111r, C(antantibus) con Santa Cecilia con l'organo (santa Cecilia di Roma vergine martire)c. 114v, V(irgo) con due Foglie di palma intrecciate ('Martirio' - Ripa; ramo di palma)c. 115v, O(remus) con un Canonico a mezzobusto (clero)c. 116r, O(rante) con San Clemente I a mezzobusto con la tiara e la foglia di palma (san Clemente I, papa e martire)c. 119r, D(eclisti) con San Clemente I a mezzobusto con mozzetta e cappa rosse (san Clemente I, papa e martire)c. 120v, A(ve Maris stella) con un Paesaggio con il mare, una barca e, in alto, una grande stella (simboli di Maria Vergine dalle litanie: "Stella Maris")c. 129v, H(ei) con un Teschio (teschio come simbolo della Morte)c. 130r, D(ominus) con uno Scheletro (personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro)c. 130v, S(i) con Ossa incrociate (ossa come simbolo della Morte)c. 131r, O(pera) con uno Scheletro (personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro)c. 131v, O con uno Scheletro (personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro)c. 130r, D(omine) con un Teschio (teschio come simbolo della Morte)c. 135r, N(e) con un Teschio (teschio come simbolo della Morte)c. 135v, D(irige) con un Teschio (teschio come simbolo della Morte)c. 137r, Q(uo) con uno Scheletro (personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro)
47 iniziali filigranate (es. c. 27r) sono di misura piccola; 10 iniziali rubricate (cc. 138r-141v), 11 iniziali decorate (secc. XIX-XX; cc. 142r-167v) realizzate a pennello e 27 rubricate rosse (secc. XIX-XX; cc. 142r-167v). Lettere grosse in inchiostro nero.
Descrizione interna
Il codice contiene l'Antifonario per il Proprio dei santi (cc. IIv-120r e cc. 143r-), una serie di preghiere per la Vergine, per Cristo e i santi (cc. 120v-128v) e l'Officio per i defunti (cc. 129r-137v, 138r-141v)
incipit a c. IIv: Antiphonarium proprium. A festo sancti Laurentii usque ad vigiliam sancti Andree apostoli (Antifonario per il Proprio dei santi, dalla festa di san Lorenzo alla vigilia di sant'Andrea)In festo sancti Laurentii martiris. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 1r): Levita Laurentius (san Lorenzo martire e diacono)In festo Assumptionis beatae Mariae Virginis. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 13v): Virgo prudentissima (assunzione di Maria; 'assumptio corporis')In decollationis sancti Ioannis evangeliste. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 28r): Misso Herodes (decapitazione di Giovanni battista)In nativitate beatae Mariae Virginis. Ad vesperas. Antiphona (c. 41v): Gloriose virginis (nascita di Maria)In festo exaltationis sanctae Crucis. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 56r-v): O crux (esaltazione della Santa Croce)In dedicatione sancti Michaelis archangeli. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 64v): Dum sacrum (consacrazione di san Michele arcangelo)In festo sanctorum angelorum custodum. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 78v): Omnes sunt (santi Angeli Custodi)In festo omnium sanctorum. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 84r): Angeli archangeli (Ognissanti)In festo sancti Martini episcopi. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 102r): O beatum virum (san Martino, vescovo di Tours)In festo sanctae Ceciliae. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 110r): Est secretum Valeriane (santa Cecilia di Roma vergine martire)In festo sancti Clementis pape et martyris. In primis vesperis ad magnificat. Antiphona (c. 115v): Oremus omnes (san Clemente I, papa e martire)
[Ad] Vesperas defunctorum (c. 129r): Placebo domino (Officio dei defunti)
parte aggiunta:In festo sancti Justini martyris. Introitus (c. 143r): Narraverunt mihi (san Giustino di Nablus martire)De sanctis angelis. Ad vesperas (c. 155r): Angeli domini (santi Angeli)De sanctis angelis. Ad magnificat (c. 159r): Sancti angeli (santi Angeli)In festo sancti Josaphat martyris. Ad Missam. Introitus (c. 161r): Gaudeamus omnes (san Giosafat Kuncewycz vescovo e martire)
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 27) il manoscritto è datato al XVIII secolo ma non ne sono indicati autore e provenienza; è segnalata, seppur in modo generico, la presenza di "carte aggiunte di recente". La successione delle diverse mani di scrittura, dei fascicoli membranacei e cartacei e delle mani che attesero alla decorazione delle iniziali, lascia supporre una storia complessa del manoscritto. La seconda carta di guardia, che riporta la rubrica iniziale e la datazione 1736, potrebbe essere stata recuperata da un manoscritto tardo-quattrocentesco o forse miniata in quell'epoca e rimasta incompiuta poiché la decorazione è pertinente allo stile dei fregi rinascimentali; anche le prime iniziali filigranate (cc. 1r-2v) sembrerebbero di una mano del XV-XVI secolo mentre le successive, più grossolane nella decorazione filigranata, sono datate 1737 (c. 21r). Gli ultimi fascicoli cartacei sono probabilmente della fine dell'Ottocento-inizio Novecento, così come le mani che attesero alla stesura del testo, eseguito con timbri, e alla decorazione delle iniziali. La mano che ha realizzato le miniature alle cc. 72r e 129r, rispettivamente con San Michele arcangelo e con Scheletri, potrebbe essere la stessa delle miniature nei Corali F.6 n. 32, Cor. I.9 n. 33, Cor. H.8 n. 45, X n. 47 che riportano tutte datazioni riferibili agli anni '30-'40 del Settecento.
Relazione iconografico religiosa
c. IIr, vescovo; clero
c. IIv, fiori
c. 1r, monogramma; Agnus Dei
c. 7v, san Lorenzo martire e diacono
c. 58v, croce come simbolo di Cristo
c. 64v, san Michele arcangelo (scaccia gli angeli ribelli dal cielo?; rifiuta ad un'anima l'ingresso in cielo?)
c. 72r, san Michele arcangelo
c. 79v, angelo
c. 84r, cherubini
c. 93v, processione
c. 101r, martire
c. 103v, santo
c. 106v, san Martino vescovo di Tours
c. 108v, santo
c. 110r, angelo
c. 111r, santa Cecilia di Roma vergine martire
c. 114v, 'Martirio' - Ripa; ramo di palma
c. 115v, clero
c. 116r, san Clemente I, papa e martire
c. 119r, san Clemente I, papa e martire
c. 120v, simboli di Maria Vergine dalle litanie: "Stella Maris"
c. 129r, Morte come scheletro
c. 129v, teschio come simbolo della Morte
c. 130r, personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro
c. 130v, ossa come simbolo della Morte
c. 131r, personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro
c. 131v, personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro
c. 130r, teschio come simbolo della Morte
c. 135r, teschio come simbolo della Morte
c. 135v, teschio come simbolo della Morte
c. 137r, personificazioni della Morte; 'Morte' - Ripa; Morte come scheletro