Descrizione
Antifonario con l'Officio e la Messa per la Concezione della Vergine
Caratteristiche codicologiche
segnature assentidata: sec. XIX, decorazione del 1854-1857 (c. Av; Inv. 1958, p. 5)Provenienza: Santa Maria del Fiorecart.; filigrana G. C. Cini.mm 657 x 467 (c. 8r)fascicoli legatiguardie: cc. I e I' cartacee moderne di restauro (sec. XX), c. II cartacea sulla quale è scritta la rubrica iniziale (sec. XIX) ed è numerata A da mano moderna a matita (sec. XX)cc. I, II + 46 + I'numerazione moderna (sec. XIX) in cifre romane a penna e inchiostro nero al centro del margine esterno (cc. 1r-46r), c. 1 numerata anche 101 a matitafascicoli: 1 (5), 2-5 (4), 6 (6), 7-11 (4), il primo fascicolo è un duerno al quale è solidale la carta di guardia A, il fascicolo 10 è un ternione mancante della quarta e quinta carta ma la numerazione procede senza interruzioni; assenza di richiamispecchio rigato: mm 77 [492] 88 x 63 [305] 99 (c. 8r)rr. 24/ll. 4 + 4 tetragrammi (c. 8r)
Scrittura
Littera textualis tarda di una sola mano (cc. 1r-46r). Notazione musicale quadrata nera su tetragramma rosso.
Legatura
mm 671 x 481 x 37; di restauro; assi rivestite in tela con costola in cuoio marrone; 6 nervi sul dorso.
Decorazione
Miniatura di pennello:1 iniziale istoriata1 iniziale figurata5 iniziali decorate
Miniatura di penna:39 iniziali filigranate50 iniziali rubricate
Le iniziali figurata e istoriata sono entrambe precedute da una piena pagina sul verso della carta contenente la sola rubrica, le cui iniziali sono tutte lettere grosse rosse; la rubrica è inoltre delimitata da una cornice geometrica che corre lungo i quattro margini.
c. 1r, T(ota pulchra es Maria) iniziale figurata (mm 218 x 163; mm 443 x 350 con i fregi; mm 628 x 450 la cornice; mm 47, 60, 65 i clipei) con con la Vergine Immacolata. Corpo della lettera rubricato in rosso e campo azzurro; lungo i margini superiore e interno si sviluppa un fregio di foglie lanceolate, fiori e palmette dorate. All'asta centrale della lettera si sovrappone la figura della Vergine Immacolata circondata da una mandorla di luce e testine alate; Maria è vestita di bianco ed è coperta da un manto azzurro, tiene le mani incrociate davanti al petto, si erge sopra il mondo e la mezzaluna mentre calpesta il serpente. Sul verso della carta di guardia precedente è una cornice geometrica in rosso e azzurro ai cui quattro angoli è un clipeo con una Stella, simbolo mariano, e, al centro di ciascun margine, altri quattro clipei con il Monogramma mariano (superiore), lo Stemma dell'Arcivescovo fiorentino Giovacchino Limberti (1857-1874; interno), il Monogramma dell'Opera del Duomo (inferiore) e lo Stemma di papa Pio IX P[ontifex] M[aximus] inquartato nel primo e nel quarto di Mastai: d'azzurro, al leone poggiante con la branca posteriore sinistra su una palla, il tutto d'oro; nel secondo e nel terzo di Ferretti: d'argento a due bande di rosso.
c. 36r, G(audens gaudebo) iniziale istoriata (mm 214 x 210; mm 483 x 390 con i fregi) con l'Istituzione del dogma dell'Immacolata Concezione. Corpo della lettera azzurro decorato con racemi rosa; il campo arancione è decorato con fregi bianchi in grisaille ed è delimitato da una cornice color porpora con gemme verdi. Lungo i margini superiore ed interno si estende un fregio, formato da foglie, fiori e palmette, entro il quale sono alcuni medaglioni contenenti i simboli mariani: dall'alto, la Luna, la Rosa, la Stella, il Giglio e la falce di Luna. Sul fondo è rappresentata l'Istituzione del dogma dell'Immacolata Concezione, che si svolge all'interno di una chiesa, presumibilmente quella di San Pietro al Vaticano. Dall'alto dinanzi al trono, papa Pio IX benedice il cardinale inginocchiato seguito da una processione di cardinali; in alto è la Vergine immacolata entro la mandorla circondata da una corona di stelle, la falce di luna e il serpente ai suoi piedi. Sotto l'iniziale è un cartiglio con l'iscrizione "et macula originalis non est in te". Sul verso della carta di guardia precedente è la rubrica incorniciata da una doppia riga rossa e azzurra.
Le iniziali decorate hanno il corpo, il campo e il fondo decorato con fregi fitomorfi con interventi in porporina e, in alcuni casi, sono contornate da fregi marginali formati da fiori e foglie.
c. 4v, A(ve Maris) iniziale decorata (mm 120 x 115) con Racemi. Corpo della lettera color porpora decorato con fregi rosa; il fondo e il campo, privo di delimitazione geometrica, sono formati da fregi continui con foglie, fiori, vasi con frutta e, al centro, una Stella e una falce di Luna, simboli della Vergine.
c. 7r, B(eatam me) iniziale decorata (mm 110 x 110; mm 145 x 185 con i fregi) con Racemi. Corpo della lettera color porpora, fondo e campo uniti dalla campitura gialla e da fregi bianchi realizzati in grisaille.
c. 9r, H(odie egressa est) iniziale decorata (mm 112 x 111; mm 155 x 160 con i fregi) con Racemi. Corpo della lettera arancione decorato con racemi color porpora; il fondo e il campo presentano fregi lilla mentre intorno al campo si sviluppa un fregio di fiori e foglie.
c. 12v, I(mmaculatam conceptionem virginis) iniziale decorata (mm 105 x 108; mm 255 x 190 con i fregi) con Racemi. Corpo della lettera ritagliato entro una cornice dorata che evidenzia una pianta con due gigli bianchi; il campo color porpora è decorato con fregi rosa e intorno ad esso è un sottile fregio di fiori e foglie che si arricchisce di palmette e volute nel margine esterno.
c. 30r, V(enite audite) iniziale decorata (mm 120 x 120; mm 355 x 260 con i fregi) con Racemi. Corpo della lettera arancione decorato con un fregio bianco a grisaille e contornato da racemi che formano il campo senza cornice; sul fondo è un'anfora dorata dalla quale escono numerosi fiori rosa. Nei margini superiore ed interno si sviluppa un fregio fiorito con palmette e festoni; sul verso della carta precedente è la rubrica incorniciata da una riga rossa.
Le iniziali filigranate (es. B(enedicta) di mm 111 x 111 a c. 3r) hanno il corpo rosso o azzurro fesso con decorazioni geometriche a risparmio, il fondo e il campo sono di colore opposto a quello del corpo e presentano decorazioni fitomorfe stilizzate.Le iniziali rubricate rispondono a due tipologie: la maggior parte di esse hanno il corpo con il semplice ductus realizzato a penna e inchiostro rosso, altre assumono le caratteristiche delle 'lettere grosse' poiché il corpo è ornato con fregi e racemi sempre a inchiostro rosso.Lettere grosse in inchiostro nero o rosso.
Descrizione interna
Il codice contiene l'Antifonario con l'Officio (cc. 1r-29r) e la Messa (cc. 30r-46r) per l'Immacolata Concezione
Officium Immaculatae Conceptionis Beatae Mariae Virginis. Ad vesperas. Antiphona (cc. Av-1r): Tota pulchra es Maria (Ufficio per l'Immacolata Concezione)Hymnus (c. 4v): Ave Maris stella dei (inno)In primis vesperis. Ad Magnificat. Antiphona (c. 7r): Beatam me dicent omnes (vespri)Pro sancti Ambrosii [...]. Antiphona (c. 8r): O doctor optime ecclesie (sant'Ambrogio, vescovo di Milano)In secundis vesperis. Ad Magnificat. Antiphona (c. 9r): Hodie egressa est virga (vespri)Ad Matutinum. Invitatorium (c. 12v): Immaculatam conceptionem virginis Marie celebremus (lode mattutina)Ad laudes et in vesperis. Hymnus (c. 22r): O gloriosa virginum (lodi; vespri)Ad tertiam. Antiphona (c. 25r): Vestimentum tuum candidum (Ora Media - Terza)Ad sextam. Antiphona (c. 28r): Tu gloria Ierusalem (Ora Media - Sesta)Ad nonam. Antiphona (c. 28v): Trahe nos virgo immaculata (Ora Media - Nona)In vigilia Immaculatae Conceptionis Beatae Mariae Virginis. Ad missam. Introitus (cc. 29v-30r): Venite audite et et narrabo omnes (vigilia dell'Immacolata Concezione)In festo Immaculatae Conceptionis Beatae Mariae Virginis. Ad missam. Introitus (cc. 35v-36r): Gaudens gaudebo in domino (Immacolata Concezione; 'Immaculata'; 'Purisima')
Notizie storico critiche
Nell’Inventario dell’Archivio Musicale dell’Opera (1958, p. 5) il manoscritto è datato, per quanto riguarda la decorazione, al 1854 ma non ne sono indicati miniatore e scriba. L'anno, riportato a c. Av, si riferisce all'istituzione del dogma dell'Immacolata Concezione, proclamato da Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla "Ineffabilis Deus" e rappresentato nella miniatura a c. 36r (termine post quem). La decorazione del codice, però, dovrebbe essere almeno del 1857, anno della consacrazione ad arcivescovo di Firenze di Giovacchino Limberti, il cui stemma compare a c. Av. Il codice risulta comunque elencato nell'Inventario del 1822 (per la trascrizione cfr. Tacconi 1999, pp. 373-376) con la segnatura A3 "contenente l'Ufizio della Santissima Concezione scritto in cartoncino", segno che la festa era entrata a far parte della liturgia già prima dell'istituzione del dogma nel 1854 e che la decorazione del codice fu probabilmente realizzata diversi anni dopo la sua scrittura.
Relazione iconografico religiosa
c. 1r, 'Immaculata'; 'Purisima'; Maria Vergine con santi, in piedi sulla mezzaluna, mentre scende dal cielo, immune dal peccato originale, mentre calpesta il serpente; Monogramma di Maria Vergine; simboli di Maria Vergine dalle litanie; stella; Stella Maris; Stella Matutina; stemma; araldica; monogramma
c. 4v, fiori; luna; Pulchra ut Luna; stella; Stella Maris; Stella Matutina
c. 7r, fiori
c. 9r, fiori
c. 12v, fiori
c. 30r, fiori
c. 36r, clero; simboli di Maria Vergine dalle litanie; luna; Pulchra ut Luna; rosa; Rosa Mystica; stella; Stella Maris; Stella Matutina; fiore; Flos Campi