Descrizione
Il disegno, in cattivo stato di conservazione perché alluvionato nel 1966, è eseguito a inchiostro e acquerello monocromo su carta ed è collegabile ad un progetto monocuspidale per la facciata di S. Maria del Fiore. (Cfr. 09/00229209; CERRETELLI C., in AA.VV., 1987, p.167, n. 39). Vi sono rappresentate in scala 1:10, partendo da sinistra, una porzione del fianco sinistro di S. Maria del Fiore in prossimità della facciata, una porzione della sezione longitudinale eseguita in corrispondenza della navata laterale destra, a coronamento orizzontale, e una porzione della sezione longitudinale eseguita in corrispondenza della navata centrale, a coronamento cuspidato.
Notizie storico critiche
Il disegno fa parte di un progetto presentato nel 1862 al primo concorso per la facciata di S. Maria del Fiore, anonimo e contraddistinto dal motto «Ciascun s’ingegna e face sue invenzioni».
La tavola con la facciata a coronamento monocuspidale corrispondente alle sezioni rappresentate – riprodotta da una fotografia ottocentesca di Pietro Semplicini (CERRETELLI C., in AA.VV., 1987, p.138) - è attualmente molto danneggiata in seguito all’alluvione del 1966.
Il progetto, benché ispirato all’architettura rinascimentale e discordante dallo stile del Duomo, è considerato dalla commissione del primo concorso degno di lode per cognizioni artistiche. (CERRETELLI C., in AA.VV., 1987, p.136, n. 23).