Descrizione
Il disegno, eseguito a matita su carta e in stato di conservazione mediocre in seguito all’alluvione del 1966, rappresenta uno dei profeti scolpiti per il terzo livello del Campanile di Giotto. Il profeta barbuto, avvolto in un ampio mantello e caratterizzato da un diadema in testa, regge con le due mani un cartiglio srotolato.
Notizie storico critiche
Il disegno, apparentemente un’esercitazione accademica, fa parte di un piccolo gruppo di elaborati in possesso dell’Opera del Duomo, raffiguranti i Profeti del Campanile di Giotto, eseguiti con la stessa tecnica e molto probabilmente dalla stessa mano, su fogli di 37 per23 cm(09/00230002; 09/00230003). È rappresentato un profeta non identificato, scolpito tra il 1334 e il 1341 da un artista della cerchia di Maso di Banco denominato “Maestro dell’Armatura”, e posto in origine in una delle nicchie ogivali di Andrea Pisano al terzo livello del Campanile di Giotto, sul lato sud; dal 1937 la scultura è esposta al Museo dell’Opera del Duomo, e sostituita da una copia (PAOLETTI A., FINTONI M., MONTRéSOR C. 2000, p.102 ). L’ignoto artista autore del disegno, collocabile nella seconda metà del secolo XIX, mitiga la “goticità” del modello originale, riproducendo la figura con severa freddezza accademica.
Relazione iconografico religiosa
La Bibbia, e in particolare l'Antico Testamento, sono all'origine del tema iconografico dei Profeti, caratterizzato dalla peculiarità che dal secolo XI alla fine del Medioevo tale rappresentazione è spesso accompagnata da un testo, scritto generalmente su di un filatterio o talvolta su di un libro tenuto dal profeta. I profeti sono generalmente rappresentati in piedi - in qualche circostanza a mezzobusto, e in quest'ultimo caso spesso all'interno di medaglioni, come nei pennacchi delle cupole del nartece di San Marco a Venezia; anche alcuni capitelli, come quelli del chiostro della collegiata di Sant’ Orso di Aosta, possono presentare busti di profeti;profeti ritratti a mezza figura sono visibili nella decorazione pittorica della sala dei Morti di Le Puy o del fregio in facciata di Notre-Dame-la-Grande a Poitiers. I profeti appartenenti a una serie sono generalmente assai statici e raramente identificabili, a meno che un cartiglio non ne rechi il nome o il passo biblico relativo, con l'eccezione dei re profeti incoronati, che indossano in qualche caso vesti di foggia medievale. (GAY F., 1998)