Descrizione
Nella parte inferiore, tra gli spigoli, è collocata una sorta di scala detta a " cebotana vota" (Vasari 1550), ovvero a forma di pozzetto dove corrono ferri metallici simili ad una scaletta.Il modello ligneo della cupola presenta diversi elementi architettonici: costoloni, cornicioni, contrafforti, finestre, capitelli corinzi, lesene, soprapporte a nicchia, pinnaccoli, globo, croce, colonne, plinti, tori, scozie, tamburo. Questo elemento architettonico è arricchito da aspetti decorativi quali: scanalature, volute, nicchie e motivi vegetali. La parte superiore sembra un cono rovesciato e scanalato.
Notizie storico critiche
Il progetto per la lanterna della cupola venne proposto dal Brunelleschi già nel 1432. Nel 1436 dopo l'inaugurazione del completamento della cupola anzichè portare avanti il suo progetto si preferì bandire un nuovo concorso per la realizzazione della lanterna. Si trovò a gareggiare con altri artisti tra cui anche il suo collaboratore Antonio Manetti. Alla fine la commissione approvò il suo progetto, costruito in legno dallo stesso Manetti. Ma il Milanesi (1878), escludeva che si potesse trattare del modello creato dal Brunelleschi, notando che mancava la scala di accesso alla palla, della cui esistenza aveva parlato il Vasari. La vicenda dell'autografia ha avuto esiti controversi. Già lo Stegman- Geymuller notava come la palla e la croce fossero di legno e non d'ottone come dichiaravano alcuni documenti . Il Fabricz (1892) e successivamente altri studiosi lo ritennero eseguito forse in seguito, in epoca barocca. Mentre il Sanpaolesi, seguendo la critica del Rossi sostenne l'originalità del modello, interpretando il testo vasariano a favore dell'autografia brulleschiana. La complessa vicenda critica sul modello ligneo è riproposta anche dalla Becherucci ( 1970), pur non sbilanciandosi molto, riferisce che a causa di una serie di problematiche tecniche e atmosferiche, sia stato eseguito il modello ligneo.
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Relazione iconografico religiosa
La lanterna era legata alle meditazioni sul tema degli edifici a pianta centrale, sviluppata nella Rotonda di Santa Maria degli Angeli. Nel disegnarla Brunelleschi si ispirò probabilmente alle oreficerie sacre, come gli incensieri o gli ostensori, ingrandendole su scala monumentale. Più specificatamente gli studi di Lidov hanno dimostrato una derivazione dalla lantenra del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e quindi alle lampade votive del fuoco miracoloso dell'Anastasis. Sul riferimento iconografico alla lampada/lucerna/lampada il prof. Gnocchi ha sviluppato alcune proposte di lettura iconografica del monumento correlato al tema della Presentazione al tempio di Gesù. Gabriele Morolli ne propose una derivazione dalla Torre dei Venti di Atene
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