Descrizione
Il cippo ha forma quadrangolare, e presenta una decorazione a bassorilievo sulle tre facce esposte. Presenta in alto un listello liscio, agli angoli dei cordoni, al sommo un foro quadrangolare.
La scena raffigurata nel frammento in oggetto ci mostra due figure maschili, rappresentate con il busto di prospetto e il volto di profilo, per suggerire l'idea di convergenza simmetrica verso la figura centrale, un flautista. Questo, di profilo, è rappresentato in un vivace accenno di movimento, con il capo inclinato all'indietro e gli occhi chiusi per lo sforzo richiesto dallo strumento. Secondo la consuetudine iconografica le figure maschili sono vestite con una fine tunica di derivazione greca e il caratteristico mantello drappeggiato, la tebenna. Lo strumento musicale formato da due tubi divergenti è il diaulos di derivazione greca.
Notizie storico critiche
I cippi funerari etruschi, adibiti a segnacolo tombale, potevano avere forma cilindrica, cubica, troncopiramidale o quadrangolare, e sono sormontati in genere da un coronamento sferoidale o a bulbo.
La critica ha riferito il cippo in oggetto alla tipologia dei "cippi funerari chiusini", supponendo quindi una sua provenienza dal territorio di Chiusi. I cippi chiusini sono eseguiti in pietra travertinoide e costituiti in genere da più elmenti sovrapposti di forma cilindrica o quadrangolare, sormontati da un coronamento a forma di pigna o di sfera. Caratteristica è la decorazione, a bassorilievo ed estesa a tutta la superficie della base, che appare finalizzata alla celebrazione del defunto o ai riti connessi con le cerimonie funebri: scene di musica e danza, sfilate militari, banchetti, compianti funebri, che alludono allo status sociale del defunto e alle cerimonie che l'aristocrazia etrusca gli dedicava nel rito funerario.
La cronologia di questi manufatti ha inizio nella prima metà del VI secolo a.C e si concentra, con un successivo insterilimento delle tematiche decorative, ai primi decenni del V a.C.