Descrizione
Trattasi di un rilievo marmoreo raffigurante la scena della Visitazione.
In primo piano troviamo Maria ed Elisabetta. Elisabetta è inginocchia di fronte alla Madonna; volge la testa e lo sguardo verso di lei e si porta la mano sinistra sul cuore. Maria, a sua volta, si protende verso Elisabetta nel gesto di farla alzare.
In secondo piano Giuseppe arriva sulla sinistra, mentre a destra Zaccaria è affacciato sulla soglia di casa e la sua mano destra è sollevata in un gesto di saluto. Sullo sfondo vediamo la casa di Elisabetta e Zaccaria appena accennata.
Tutti i personaggi indossano vesti all'antica elaboratamente drappeggiate.
Notizie storico critiche
Il rilievo con scena della Visitazione, insieme ad altri quattro rilievi con Storie di San Giovanni, a due Angeli reggicandelabro e al gruppo con Ascensione del Battista, fa parte del complesso decorativo dell'altare maggiore del Battistero di Firenze realizzato dal Ticciati nel XVIII secolo. Un rilievo di forma rettangolare raffigurante la "Presentazione della testa del Battista ad Erode" era posto sul fronte dell'altare, mentre quattro rilievi di forma ovale si trovavano nella balaustra di marmo dalla quale si accede all'altre. In ordine cronologico da sinistra a destra: "Visitazione", "Zaccaria benedice San Giovanni che va nel deserto", "Ecce Agnus Dei", "San Giovanni di fronte ad Erode". Le scene erano separate da aquile, simbolo dell'arte di Calimala.
Il Richa, per primo, ricorda un'iscrizione relativa ai lavori recante data 1732; sembra pertanto certo che il nuovo altare del Ticciati fosse stato ultimato per quella data.
Mentre la critica del XVIII e della prima metà del XIX secolo esprime pareri favorevoli nei confronti del nuovo altare del Battistero (Carlieri 1745, Follini 1791, Lumachi 1782, Fantozzi 1842), quella successiva è tendenzialmente concorde nell'evidenziare una stonatura stilistica tra le sculture barocche ed il resto dell'ambiente (Burckhardt 1869, Burci 1875, Cavallucci 1888). Proprio per questo motivo, ricorda Parente, nel 1912 fu ripristinato il vecchio altre e le componenti del nuovo furono musealizzate: i rilievi furono posti nei depositi del Museo dell'Opera del Duomo, mantre i due Angeli reggicandelabro e il gruppo dell'Assunzione furono collocati nel cortile del Museo.
Relazione iconografico religiosa
L'episodio della "Visitazione", narrato nel Vangelo di Luca (1, 39-45), si riferisce a quando la Vergine Maria, subito dopo l'Annunciazione, si reca a far visita alla cugina Elisabetta, incinta di San Giovanni Battista. Alla vista di Maria il Battista sussulta nel ventre della madre, la quale proferisce un cantico di lode nei confronti della Madonna, che a sua volta risponde recitando il "Magnificat".
La scena della Visitazione è solitamente inserita in un ciclo di immagini, come le Storie della Vita di Maria o, nel caso presente, di San Giovanni Battista, oppure in dittico con la scena dell'Annunciazione. L' episodio si svolge generalmente all'aperto con elementi architettonici sullo sfondo; insieme a Maria ed Elisabetta vengono talvolta raffigurati i mariti, Giuseppe e Zaccaria, come nel rilievo del Battistero, oppure delle ancelle.
Si possono riscontrare tre varianti compositive. Nel primo caso le due donne si salutano freddamente, nel secondo, il più comune, si abbracciano e nel terzo Elisabetta si inginocchia davanti a Maria, sottolineando la disparità di importanza tra le due figure. Quest'ultima è la situazione che incontriamo nel rilievo qui preso in esame.