Descrizione
In questo medaglione san Giovanni adulto è raffigurato in piedi, al centro, segnando la metà esatta dell'ovale; tiene con la mano destra la croce con il cartiglio mentre con la mano sinistra indica Gesù. Sotto il panno drappeggiato all'antica indossa la pelle di cammello, ha i capelli e la barba molto lunghi.
Alla sua sinistra cinque figure maschili sono rappresentate con abiti all'antica; in primissimo piano troviamo un uomo barbuto in forte rilievo inginocchiato di fronte al santo, si intravede un piede nudo. In secondo piano un uomo senza barba si tocca il petto e guarda il volto di san Giovanni, sullo sfondo tre uomini di cui uno con il capo coperto sono realizzati con un bassrilievo appena accennato.
All'affollamento di persone alla destra del santo fa contrappunto la figura isolata di Gesù alla sinistra del medaglione. Il Cristo è in piedi, con la mano sinistra libera e la destra sul ventre, sta facendo un passo in avanti, ha una grande aureola raggiata e ai suoi piedi è inchinato in atto di preghiera un fedele.
Notizie storico critiche
Il bassorilievo faceva parte di una serie di quattro medaglioni ovali con Storie del Battista che ornavano la balaustrata del coro del Battistero.
Quest'ultimo, assieme all'Altare maggiore, era stato scolpito da Girolamo Ticciati nel 1732; a causa del cambio del gusto nel 1912 tutto il complesso fu rimosso e i vari elementi, comprese le nostre aquile, furono spostati nei depositi del Museo dove ancora sono riposte; furono sistemate nel cortile del Museo solo i due angeli reggicandelabro e il San Giovanni Battista in gloria.
Per prima li notò la Brunetti che ne fece menzione nel catalogo del Museo (1970); successivamente (1974)gli dedicò un breve studio, rilevando elementi neorinascimentali; nel 1995 Alessandra Giannotti concorda con Brunetti rilevando desunzioni quattrocentesche dai della Robbia, dal Ghirlandaio e dal Rossellino.
Relazione iconografico religiosa
Il medaglione raffigura il momento in cui Giovanni afferma di fronte ai suoi seguaci che il Messia annunciato dai profeti è Gesù Cristo: "In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo. Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!" Giov, 1, 26-29.
Spesso, dal punto di vista iconografico, gli artisti hanno preferito raffigurare l'atto del riconoscimento in Gesù dell'Agnus Dei nel battesimo nel Giordano, ma non è affatto raro trovare illustrazioni come questa.
Nell'ovale san Giovanni ha i suoi due attributi principali, la croce astile con il cartiglio su cui solitamente è scritto "Ecce Agnus Dei" e la pelle di cammello derivata del passo: "Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico". Mar, 1, 6.
Un precedente iconografico visibile al Ticciati potrebbe essere stato il Dossale in argento con storie di san Giovanni Battista, dove in effetti troviamo due scene al quale l'artista si potrebbe essere ispirato: "San Giovanni predica alle turbe" e "Cristo visita san Giovanni nel deserto".