Descrizione
Il rilievo, di dimensione modeste si presenta in discrete condizioni, solo alcuni angoli sono leggermente danneggiati, ma nel complesso è ben chiara la raffigurazione. Si notano alcuni buoi che pascolano, insieme a tre pecore, circondati dalla vegetazione. A destra un bue muggisce, mentra dal lato opposto si intravede l'arrivo di un caprone. Notevole è anche la volonta di conferire al rilievo una certa profondità. Opera realizzata probabilmente da un collaboratore di Arnolfo di Cambio, ma impostata dal Maestro stesso.
Notizie storico critiche
Il primo che propose di identificare il rilievo come parte della lunetta della Natività sopra la porta sinistra dell'antica facciata dell Duomo fu Umberto Rossi, primo direttore del Bargello nel 1893. Successivamente la Becherucci ha confermato la provenienza dando ulteriore precisazione dell'identificazione del frammento nel disegno poccettiano, come situato a destra della lunetta della Natività (ossia del portale settendrionale).Ciò perchè la lastra presenta della fratture o margini tagliati, quindi è da considerarsi compiuta in sè, dunque é collegata all'Annuncio dei Pastori in occasione della Natività. Solo la Pomarici, ritenendo anomala la presenza dei bovini in questo soggetto sacro, ritiene la lastra parte di un rilievo con l'Annuncio a Giovacchino. Questa ipotesi stravolge tutta la struttura iconografica della facciata del Duomo, ponendo in evidenza il tema mariano. L'attribuzione alla bottega di Arnolfo è successivamente accolta in tutta la bibliografia riguardante l'artista, mentre la critica rileva l'alta qualità esecutiva del rilievo, che fu modello per la scultura successiva. per quanto riguarda le vicende del rilievo, sappiamo che al momento della rimozione dalla facciata nel 1588 fu portato nelle proprietà granducali ed entrò a far parte delle collezioni di sculture delle gallerie. Una documentazione esistente all'Archivio dell'Opera del Duomo attesta che a partire dal 1934 fu aperta una trattativa tra l'Opera e il Ministero per ottenere da parte del Duomo il deposito dei marmi della facciata conservati pressi il Museo del Baegello. La trattativa si concluse solo nel 1938, quando da un verbale risulta l passaggio di tali marmi nel deposito del Museo dell'Opera del Duomo.
Relazione iconografico religiosa
L'icona della Natività è una delle rappresentazioni più spesso incontrate, però, non tanto conosciuto è il simbolismo dei suoi personaggi. Ogni elemento che compone la Natività è collocato in modo da offrire una recitazione del dramma dell'Universo, dalle nature angeliche, agli animali fino alle figure principali. Gli animali stavano a simboleggiare i Gentili; il bue, il culto mitriaco, l'asino, la lussuria. Nell'interpretazione degli autori cristiani essi raffigurano la "Parola di Isaia": il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del suo pastore.