Definizione

Cornice

Denominazione/dedicazione

Cornice lignea dorata

Secolo

XV

Da

-

A

-

Motivazione cronologica

Analisi stilistica

Denominazione

Museo dell'Opera di Santa Maria del Fiore

Complesso monumentale di appartenenza

Complesso monumentale di Santa Maria del Fiore

Stadio opera

Opera finale

Tipo di identificativo

Catalogo generale

Numero di identificativo di soprintendenza

09/00153398_A

Data di identificativo di soprintendenza

1980

Inventario 2005 dell'Opera

130

Bibliografia

• Becherucci L. / Brunetti G.
• Museo dell'Opera del Duomo a Firenze
• 1969-1970
• pp. 285-286

Descrizione

La cornice presenta alla battuta una gola liscia cui segue una fascia a perline molto rilevate. Un'ampia fascia liscia la separa dalla fascia perimetrale ornata da fogliette stilizzate intagliate e terminante con un breve listello. La cornice poggia su due piedi a zampa di leone originati da un intreccio di foglie d'acanto che circondano i due angoli inferiori del manufatto

Notizie storico critiche

La cornice è descritta dalla Becherucci (1969) che la considera "forse rinascimentale" e "tutta coperta di doratura moderna". Il Todini (1980) si limita a definirla "cornice quattrocentesca". In effetti gli ornati che la caratterizzano appartengono ad un repertorio rinascimentale ma i piedi a zampa di leone potrebbero appartenere anche ad un repertorio ottocentesco e quindi risalire ad un momento successivo in cui la cornice potè subire una generale ridoratura ed un aggiornamento "moderno".

Relazione iconografico religiosa

-

Materiali

Legno

Tecnica

Intaglio/doratura

Misure

Restauro

• Data: Giugno 2015 - Agosto 2015
• Situazione: I sollevamenti di doratura sono stati fermati con iniezioni di colla di pelli 1 :20 e successiva asciugatura con termocauterio. Il supporto ligneo è stato consolidato, dove necessario, con resina acrilica (Acrilico 30, Phase) sciolta in butilacetato, utilizzato per la sua minor tossicità e la maggior penetrabilità rispetto ad altri solventi idonei. Tale intervento è stato realizzato in tre tempi diversi: una prima applicazione di solo solvente, per consentire al prodotto di veicolare meglio all'interno del legno, una seconda applicazione di prodotto in soluzione del 3,5% e una terza ed ultima applicazione al 5%. Le fessurazioni sono state chiuse tramite l'inserimento di resina epossidica Balsite, scelta per la sua facile rimozione, per la sua leggerezza e per la possibilità di diluirla in etanolo, permettendo l'infiltrazione della resina all'interno dei ridotti spazi. Le porzioni di modellato perdute sono state rintegrate con la medesima resina epossidica. L'intera superfice dorata, molto annerita principalmente nella parte bassa della cornice, è stata pulita con emulsione grassa neutra. Le lacune maggiormente deturpanti per la giusta fruizione dell'opera sono state stuccate con gesso e colla animale, così come i volumi ricostruiti. Le stuccature sono state integrate con foglia d'oro previa stesura di bolo armeno come da tecnica originate, mentre le abrasioni localizzate sul basamento della cornice sono state accecate con velature di colore ad acquerello e/o mica. La foglia d'oro nuova è stata consumata ed equilibrata al colore dell'originale. La cornice è stata infine protetta con cera microcristallina sciolta al 2% in ligroina, così come il retro della tavola. 
• Ente responsabile: Opera di Santa Maria del Fiore
• Nome operatore: Rita Chiara de Felice
• Ente finanziatore: Opera di Santa Maria del Fiore

• Data: Novembre 2020
• Situazione: Trattamento antitarlo in ambiente anossico
• Ente responsabile: Opera di Santa Maria del Fiore