Descrizione
La formella bronzea quadrilobata è inserita in una cornice lignea quadrata. La rappresentazione raffigura l'Annunciazione. La scena si svolge all'interno di un ambiente architettonico che rimanda a elementi classici. Lo sfondo architettonico, rispetta canoni prospettici. I personaggi raffigurati sono l'Arcangelo Gabriele e la Vergine che è seduta su un trono ligneo.
Notizie storico critiche
Questa formella venne eseguita. secondo la documentazione reperita durante la mostra del 1987 (p. 265), da Giuseppe Cassioli, negli anni 1896-1897 e dovette costituire uno dei modelli presentati dallo scultore in occasione del concorso per le porte bronzee del Duomo. La stessa scena, priva però dell'architettura sullo sfondo, la ritroviamo infatti tra quelle del portale destro del Duomo, eseguito dal Cassioli. Gli elementi stilistici qui ravvisabili aderiscono all'eclettismo dominante in pittura e scultura del tipo accademico alla fine del XIX secolo.
Relazione iconografico religiosa
Il dialogo più importante della storia ha avuto luogo all'interno di una povera casa di Nazaret. I protagonisti sono Dio stesso, che si serve di un Arcangelo e, una Vergine chiamata Maria della casa di Davide, unita in matrimonio ad un artigiano di nome Giuseppe. Probabilmente Maria, durante l'Annunciazione era raccolta in preghiera, mentre stava meditando, così viene rappresentata nell'arte cristiana.
"Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te" (LC 1, 28)." A queste parole Ella riamase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto". ( LC 1, 29). Il suo turbamento non è dovuto tanto all'apparizione dell'angelo, quanto alle sue parole. Allarmata si domanda il perchè, nella sua umiltà si sente poca cosa. Conoscendo bene le Scritture, si rende immediatamente conto, che il messaggero celeste le sta trasmettendo un messaggio inaudito. Chi è Lei per meritarsi questi elogi? L'arcangelo Gabrile si rivolge a Lei dicendole "Ave gratia plena". Maria quindi doveva essere la Madre di Dio nella sua natura umana, rimanendo nello stesso tempo Vergine. L'angelo vedondo Maria così spaventata le si rivolge dicendo : "Non temere Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio". "Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chamerai Gesù. Sarà grande e chiamato figlio dell'Altissimo: il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre e, regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". ( LC 1, 30-33). Maria quindi dopo le parole dell'angelo capisce che diverrà Madre del Messia. Gabriele quindi comunicherà il modo divinissimo nel quale maternità e verginità si concilieranno nel suo seno. La Vergine nella sua grande semplicità, non indugia a dire sì all'angelo, in tal modo aderirà pienamente alla Volontà di Dio. Maria secondo (LC 1, 38), dirrà "Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".
Per la Chiesa quindi il sì di Maria, ha permesso a lei di generare Gesù nella carne, così il sì di ogni credente dovrà condurre Cristo nella sua vita, anche fisica e concreta. Il cristianesimo non è la religione dei pensieri, ma delle scelte di vita che determinano cambiamenti nella dimensione sia della mentalità che della conduzione materiale dell'esistenza.
Di norma nell'iconografia la Vergine è rappresentata all'interno di un ambiente chiuso, raccolta in preghiera e all'arrivo dell'arcangelo Gabriele si mostra spaventat a. Di norma ha un libro o tra le mani o sulle gionocchia, oppure su un inginocchiatoio. Tale rappresentazione la si trova sia in pittura che in scultura.