Descrizione
La tavola dipinta presenta un pannello centrale cuspidato e un coronamento a profilo rettangolare. La scena centrale rappresenta Santa Caterina d'Alessandria in trono, ai lati vi sono raffigurate scene della vita della Santa. Secondo quanto risultava dal testamento del committenta datato 1407, intorno a quell'anno il dipinto fu collocato nella Cappella della famiglia Bischeri, di fronte alla porta dei canonici nel Duomo di Santa Maria del Fiore. In quell'occasione la tavola , originariamente cuspidata fu ampliata. Le parti aggiunte furono le immagini dei due Santi (proptettori dei committenti: gli evangelisti Bartolomeo e Giovanni) , e le storie laterali con scene della vita di Santa Caterina d'Alessandria. Al centro invece si trova la raffigurazione di Santa Caterina d'Alessandria in trono, ai piedi del trono vi è la raffigurazione dei due donatori. Ovvero Bartolomeo e Giovanni Bischeri. Il pittore grazie al sapiente uso dell'oro graffito e bulinato, raggiunge esiti di splendente eleganza.
Notizie storico critiche
La famiglia Bischeri, ebbe una notevole importanza economica e politica nella Firenze medievale.La decadenza della famiglia iniziò nel 1434, quando Barnaba, l'ultimo priore della famiglia fu esiliato per dieci anni a Napoli da Cosimo il Vecchio. Su base documentaria è stato possibile stabilire che la tavola con Santa Caterina d'Alessandria, fu commissionata nel 1370 per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore da Giovanni di Bartolomeo dei Bischeri, mentre il successivo ampliamento è stato messo in relazione con la nuova collocazione dell'opera nella cappella di Santa Caterina, fatta erigere dallo stesso Giovanni di di Bartolomeo nel 1407 per accogliere la sua sepoltura. Per quanto riguarda il dipinto Salmi, fu il primo che per quest'opera, avanzò il nome di Giovanni da Ponte per i Santi ai lati della cuspide. L'attribuzione della tavola a Giovanni del Biondo fu invece proposta per primo dal Van Marle (1924), il quale, successivamente nel 1927, tenne conto delle considerazioni del Salmi riguardo i due Santi superiori. La duplice attribuzione è stata accolta anche dalla critica successiva che ha esteso l'intervento di Giovanni da Ponte anche ai ritratti dei figli del committente e delle storiette laterali (che narrano la vita di Santa Caterina d'Alessandria). In base al restauro effettuato nel 2000, è stato evidenziato l'intervento di un diverso autore per le "Storie si santa Caterina e per Bartolomeo e Giovanni Bischeri". Dalle analisi stilsitiche e dalle indagini condotte è risultato che vi è un eccelente disegno a pennello per la figura centrale della Santa e di Noferi dei Bischeri, mentre tratti grossolani a carboncino si hanno per i due figli, invece si è evidenziato l'assenza di un disegno preparatorio per le storie laterali, ciò ha fatto presupporre l'intervento di un altro artefice, un pittore probabilmente appartenente alla prolifica bottega di Giovanni del Biondo.
Relazione iconografico religiosa
I simboli con cui viene rappresentata la Santa possono essere la ruota, strumento del martirio, a volte possiamo anche trovare la palma, premio del martire. Molte volte è raffigurata anche con la spada, perchè fu decapitata con questa. Le notizie su Santa Caterina hanno origini leggendarie. Secondo la Leggenda Aurea Caterina, era una giovane molto bella, unica figlia del re di Costa, che aveva rifiutato di sposare l'Imperatore Massenzio, perchè cristiana e votata a Cristo. Caterina avendo criticato Massenzio per le nuove persecuzioni contro i cristiani, fu condannata alla prigione senza cibo. Abbandonata per dodici giorni, fu nutrita da una colomba mandata da Dio. Massenzio allora decise di giustiziarla con il supplizio della ruota dentata divenuta poi il simbolo del suo attributo iconografico; ma per intervento divino questa si ruppe e la giovane fu salva. Infine le fu tolta la vita mediante decapitazione e, dal suo collo sgorgò del latte. La Santa è la protettrice degli oratori dei filosofi, dei notai, delle balie e delle lattanti. La sua festività ricorre il 25 novembre.
Nel dipinto il simbolo iconografico ( ruota dentata ) di Santa Caterina d'Alessandria è raffigurato nel manto.