Descrizione
La formella ottagonale in terracotta invetriata raffigura in bassorilievo la Creazione di Eva. A sinistra è rappresentato Dio Padre, avvolto in una veste dagli ampi panneggi che aiuta Eva al centro a sollevarsi dal corpo di Adamo, giacente in basso. Le braccia di Eva circondano il Padre come in un gesto di sostegno e di abbraccio. Sullo sfondo vi è un paesaggio roccioso con due piccoli arbusti, rispettivamente a sinistra e destra del gruppo figurativo. Sulla veste del Dio padre sono state trovater tracce di doratura a freddo.
Notizie storico critiche
Questa formella faceva probabilmente parte della decorazione di un perduto cassone, assieme ad altre due formelle con le Storie della Genesi. Tale cassone è collegabile con un esemplare conservato al Victoria and Albert Museum di Londra, decorato anch'esso con storie di Adamo ed Eva. Lo stretto contatto stilistico e cronologico tra questa formella ed il cassone di Londra fa sì che le due opere vengano citate sempre assieme dalla letteratura storico-artistica. La formella venne inizialmente attribuita a Lorenzo Ghiberti dal Bode (1889,1921) e dal Valentiner (1938). Lo Schubring (1905) propendeva invece per Luca della Robbia. Pope-Hennessy attribuiva questa e le altre formelle conservate al Victoria and Albert Museum, a Vittore Ghiberti, datandole agli anni 1440-1450. Bellosi per primo attribuisce la formellla e le altre terracotte del cassone di Londra all'attività giovanile ghibertiana di Donatello, caratterizzata tra l'altro dal riuso, dopo l'antichità, della terracotta. Sempre Bellosi, con cui concorda la Martini (1986), notava precisi paralleli tra il profilo dell'Adamo della formella e quella del San Marco di Donatello ad Orsanmichele ed il crocifisso di Santa Croce a Firenze. Secondo Vasari Donatello da giovane aveva modellato <<alcune storie et ornamenti di bassorilievo>> per i cassoni dei Medici. Come viene sostenuto nel catalogo della mostra Officina Pratese (2013) gran parte della critica è umanime nel considerare il rilievo opera di Donatello anche se questa tesi non è ancora condivisa da tutti. La paternità Donatelliana è riscontrabile nello sperimentalismo tecnico, nel forte naturalismo, nel sentimentalismo del gesto di Eva e nella plasticità.
Inoltre la formella, come sostiene Bellosi, <<rappresenta il prima tentativo a noi noto di rivestire una scultura in terracotta con vernice ceramica>> e dunque si qualifica come primo antecedente alla tecnica di invetriatura messa a punto da Luca della Robbia. Il rivestimento in vernice è andato quasi del tutto perduto, resta visibile nella zona sinistra del rilievo ovvero sul corpo di Dio Padre e su parte del corpo di Adamo e di Eva.
Il rilievo, per la prima volta appartenuto alla Marchesa Luisa Feroni ultima discendente della famiglia Buondelmonti fu successivamente ceduto marchesa Rinuccini e da lei al figlio Tommaso Corsini il quale lo donò al Museo il 1 giugno 1892.
Relazione iconografico religiosa
La creazione di Eva è la storia biblica della prima donna creata da Dio narrata nel libro della Genesi 2:18-25. Secondo la Genesi Eva venne creata dal constato di Adamo al fine di dare all'uomo <<un aiuto che gli fosse simile>>. Nel Nuovo Testamento Eva era spesso indicata come simbolo di Maria, che a sua volta simboleggiava nella tradizione teologica la Chiesa. La creazione di Eva dal costato di Adamo era quindi paragonabile alla nascita della Chiesa dal sangue del costato di Gesù crocifisso. Nell'affresco di Michelangelo "la creazione di Eva", nella volta della Cappella Sistina, si nota una prefigurazione del Nuovo Testamento dove Eva è rappresentata in posizione centrale.
Eva rappresentata con Adamo appare nell'arte paleocristiana fin dal III sec.; li vediamo infatti raffigurati già nei dipinti delle catacombe (in quelle di Priscilla prima, e poi in quelle di Domitilla) e, con molta frequenza, in vetri dorati o incisi, avorî, sarcofagi, bassorilievi in terracotta o in pietra, e talvolta su pietre preziose. Furono in seguito soggetto diffusissimo di affreschi, mosaici, miniature. Gli episodi più rappresentati sono la scena della tentazione, la cacciata dal Paradiso e quello della creazione dell'uomo o della donna; esso però appare più raramente in epoca posteriore, e comporta spesso un richiamo al paganesimo (presenza di Prometeo o di Minerva) (v. Genesi).