Descrizione
L’oggetto si presenta come una mattonella quadrangolare. Esso è lavorato a mosaico con piccole tessere marmoree su lastra di macigno. Il mosaico è caratterizzato da piccoli motivi geometrici in marmo verde di Prato, marmo bianco e marmo rosso antico mentre al centro si dispone un clipeo rappresentante l’Agnus Dei , l’Agnello Pasquale passante, aureolato, tenente uno stendardo crociato, lavorato a commesso in pietre dure quali il marmo bianco, il marmo grigio, il marmo giallo e il marmo rosso antico.
Notizie storico critiche
Non si conosce la provenienza di questa formella o mattonella che, insieme a quella che reca al centro il Giglio, stemma della Città di Firenze, era probabilmente parte di una pavimentazione perduta. Solo in tempi recenti, per poter meglio accogliere i due frammenti nel Museo, essi sono stati incorniciati in marmo grigio. Il nostro frammento reca al centra l’Agnus Dei, stemma dell’Arte della Lana che divenne anche lo stemma dell’Opera stessa. Il patronato delle arti maggiori era, per l’Opera, garanzia di finanziamento costante nel tempo ed infatti le maggiori corporazioni cittadine sostennero l’Opera fin dalla sua fondazione nel 1296, per almeno un trentennio. Nel 1331 essendo sorte delle difficoltà nel coordinamento delle varie arti, l’Arte della Lana ottenne l’esclusiva del patronato dell’Opera ed è per questo che il suo stesso stemma, rappresentante l’agnello pasquale che impugna la bandiera della Resurrezione, divenne anche lo stemma dell’Opera. Secondo l’estensore della scheda ministeriale, con cui concordiamo, il frammento di pavimentazione potrebbe risalire alla prima metà del XV secolo. L’oggetto è anche ricordato in Settesoldi (1982, p. 11) come “pezzo d’impiantito a mosaico in pietre dure” ed ascritto alle stesse maestranze dell’Opera, sebbene di epoca posteriore se, nell'inventario del 1885 è ricordato che fu "recentemente" creata dalle maestranze dell'Opera la figura al centro (XI.8.10 Inventario di Oggetti d'arte compilato nel 1885 - Definizione della Opera secolare di SMF e Inventario degli oggetti d'arte del cortile e dell'ingresso, c. 16r)
Relazione iconografico religiosa
Il motivo figurativo rappresentato al centro del mosaico è l’Agnus Dei, emblema, in questo caso, dell’Opera di Santa Maria del Fiore e mutuato da quello dell’Arte della Lana di Firenze ma anche uno dei più diffusi simboli cristologici. In questa rappresentazione la croce astile è tenuta tra le zampe e su di essa si svolge il vessillo della Resurrezione caratterizzato dallo stendardo crociato. In essa si rappresenta infatti l’Agnello Pasquale che per il Nuovo Testamento è Cristo, Figlio di Dio, così come lo identifica anche San Giovanni Battista quando Gesù si presenta al Giordano per ricevere il battesimo: “Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che prende su di sé il peccato del mondo” (Gv 1,29). Secondo la tradizione ebraica, un agnello veniva immolato il giorno precedente la Pasqua e così anche Cristo viene immolato in quel giorno per la redenzione degli uomini.