Descrizione
Il reliquiario si presenta in forma di parallelepipedo con base e coperchio trapeziodale. Sulla parte inferiore della base si trova una decorazione in smalto con piccole rosette bianche, mentre su quella superiore una teoria di animali fantastici ( liocorni, grifi ) e non aquile in smalto bianco su sfondo blu. La cassetta vera e propria presenta, sui lati maggiori dei fori circolari, su quelli minori rettangolari. La decorazione, che ripete i motivi della base è in parte caduta. Analoga struttura, con medaglioni circolari in vetro e decorazioni animali, sono presenti nel coperchio del cofanetto.
Notizie storico critiche
Per il cofanetto, come per tutti gli altri oggetti profani afferiti al tesoro di Santa Maria del Fiore e del Battistero, è difficile stabilire la storia della loro provenienza. Non sappiamo infatti con certezza se l'opera fosse utilizzata in origine per contenere reliquie, essa comunque non compare sia nella lista dei reliquiari del Duomo, ne in quella del Battistero. L'esecuzione del reliquiario, come vedremo più avanti, da collocare in ambito non fiorentino, ci fa ritenere che sia giunta a Firenze ad una certa data che, purtroppo, per adesso non possiamo documentare. Il primo studioso ad occuparsi del cofanetto è stato Steingraber ( 1962 ) nel suo saggio sull'oreficeria veneziana. Egli mette in stretta relazione un gruppo di oggetti smaltati con gli stessi elementi decorativi, tra cui la cassetta reliquiario del Duomo di Regensburg, quella del Museo dell'Opera del Duomo, un ostensorio del Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo e una piccola croce reliquiario del Louvre. Per lo studioso questa tecnica decorativa era sicuramente nata nei Paesi Bassi, ma si era diffusa in Germania e anche a Venezia, dove fu usata per tutto il XV secolo. Ad ambito veneziano del secondo quarto del Quattrocento viene quindi attribuita l'opera in esame, anche se in forma dubitativa. L'ipotesi sembra non essere presa in considerazione dal Rossi ( 1964), che riporta la descrizione di "un cofanetto ornato di smalti dipinti di Limoges ( secolo XVI ) e con finestrelle di cristallo di rocca". Dopo l'alluvione del 1966 l'oggetto, gravemente danneggiato, fu sottoposto ad una accurata opera di restauro e fu esposto alla Mostra del 1967-68 tenutasi al Bargello. Durante l'intervento risultò che il cofanetto era stato restaurato in passato utilizzando delle resine per attaccare punti mancanti e frammenti di smalto. Poichè la prolungata immersione nell'acqua aveva ammorbidito la resina, che era colata lungo il reliquiario, si procedette alla pulitura del cofanetto e alla ricollocazione delle scaglie di smalto. La Brunetti ( 1969) riporta gli interventi critici precedenti e si dichiara favorevole ad un'attribuzione ad ambito veneziano intorno al 1425.
Relazione iconografico religiosa
Un reliquiario è un contenitore di reliquie di santi, generalmente frammenti di ossa o di altre parti del corpo, oppure oggetti ad essi appartenuti. La funzione del reliquiario è la degna conservazione della reliquia, ed eventualmente la sua esposizione ai fedeli come oggetto di venerazione.