Descrizione
Trattasi di una Madonna con Bambino a rilievo su fondo piano.
La Vergine ha la testa lievemente piegata verso destra ed il volto dai lineamenti morbidi è caratterizzato da un espressione dolce e pensosa. Indossa vesti all'antica lievemente drappeggiate ed un mantello con cappuccio allacciato sotto il collo; sotto il cappuccio si intravedono dei capelli lunghi e mossi. Con il braccio e la mano destra sorregge il Bambino, mentre con la sinistra gioca con il piedino del figlio. Gesù Bambino, nudo, è allegramente seduto in braccio alla madre ed inclinato di tre quarti verso lo spettatore. La mano destra è sollevata in segno di benedizione, mentre la sinistra regge un oggetto sferico.
L'opera presenta nel complesso un disegno morbido e lineare, nonché una forte espressività.
Notizie storico critiche
Vasari, nella Vita di Michelozzo, ricorda presso l'Opera del Duomo un rilevo di Pagno di Lapo Portigiani raffigurante una Madonna con Bambino. Tradizionalmente suddetto rilevo viene identificato con quello qui preso in esame.
Richa e Follini menzionano l'opera attribuendola a Michelozzo, probabilmente avendo male interpretato il testo del Vasari. Successivamente, la maggior parte della critica è giustamente concorde sull'attribuzione al Portigiani e su una datazione di poco anteriore al 1451 (Poggi 1904, Bode 1902, Venturi 1904, Galassi 1949, Rossi 1964). Discorda lo Janson (1942), che ritiene il rilievo qualitativamente superiore al resto delle opere del Portigiani, e propone il nome di Agostino di Duccio ed una datazione tra il 1435 e il 1440. La Brunetti infine, pur mantenendo l'attribuzione tradizionale nel Catalogo del Museo, ipotizza che possa trattarsi di un opera giovanile di Antonio Rossellino.
Relazione iconografico religiosa
Il rilievo con la Madonna con il Bambino Gesù tratta uno dei temi iconografici più frequenti nell'arte cristiana. La prima raffigurazione di questo soggetto risale al III secolo d.C. e si trova nelle Catacombe di Priscilla a Roma; qui Maria è seduta e tiene in braccio il figlio, in una prefigurazione di quelle che saranno poi le Maestà. Questo tema diviene comune nei primo mosaici absidali e trova una larga diffusione in oriente. Rapidamente si diffonderà anche una nuova soluzione compositiva: la Madonna Odigitria, dove la Vergine è rappresentata in piedi, a figura intera o a mezzo busto, con Gesù Bambino in braccio.
Gesù ha spesso in mano oggetti che alludono al suo destino: una mela simbolo della conoscenza, grappolo d'uva o chicchi di grano che simboleggiano rispettivamente il vino e il pane eucaristico, un melagrano per alludere alla Resurrezione, l'agnello simbolo del sacrificio, il cardellino che ricorda un episodio della salita al Calvario. Nel rilievo qui preso in esame, il Bambino tiene in mano un oggetto sferico che potrebbe essere identificato sia con la mela che con il melagrano.
Mentre in un primo momento i due personaggi erano raffigurati in pose ieratiche e sostanzialmente privi di espressione, col tempo gli artisti hanno tentato di rappresentare i sentimenti di madre e figlio; nel rilievo del Portigiani Maria è dolce e serena mentre gioca con il piedino di Gesù, che a sua volta è allegro e sorridente.