Descrizione
La statua è in marmo bianco. La Sibilla Tiburtina è una figura femminile in piedi. Il panneggio, di impronta gotica, scende dalle spalle formando morbide pieghe lungo tutto il corpo. Trattiene tra le mani un rotolo aperto. La statua non è concepita come una scultura a tutto tondo ma viene realizzata proprio in funzione della sua collocazione all’interno delle nicchie, infatti il marmo della parte retrostante rimane grezzo. La sibilla, coperta da morbidi panneggi dal capo fino ai piedi, ha il volto di una donna giovane. Andrea e Nino Pisano non riescono però a rendere la sua postura armonica, ma essa appare troppo rigida e statuaria. Sulla base antica della scultura ancora in loco nella nicchia del Campanile, si trova l’iscrizione: “Sibilla Tiburtina”.
Notizie storico critiche
La Sibilla Tiburtina è una scultura di Nino Pisano proveniente dal lato nord, prima nicchia da destra, del terzo ordine del Campanile di Giotto. La scultura può essere fatta risalire ad un periodo compreso tra il 1337 e il 1341. Originariamente si trovava sul lato ovest del Campanile di Giotto, ma nel 1464 venne spostata, insieme alle altre di questo prospetto, sul lato nord per far posto alle statue di Donatello e Nanni di Bartolo.
La critica ha variamente attribuito quest’opera ad Andrea Pisano, a suoi collaboratori e a Nino Pisano. Inizialmente la Sibilla, come le altre tre statue di questo lato, venne attribuita alla cerchia di collaboratori che gravitavano attorno ad Andrea Pisano. Nel 1947 il Valentiner attribuì la statua ad Andrea Pisano, proponendone la sua esecuzione intorno al 1343, prima della partenza dell’artista da Firenze. L’attribuzione della statua a Nino Pisano è stata formulata da Kreytenberg nel 1984. La sibilla Tiburtina è probabilmente l’ultima scultura eseguita delle quattro figure.
Le ricerche d'archivio ad oggi effettuate non hanno permesso di dare un’indicazione certa della data di rimozione della statua dal Campanile. Si può però affermare, che fu smontata e ricoverata nel Museo del Bargello in un periodo compreso tra il 1943 e il 1949.
Relazione iconografico religiosa
Non sono presenti particolari attributi iconografici, il soggetto viene identificato come la Sibilla Tiburtina, per l'incisione presente sulla base: "Sibilla Tiburtina". Allude alle predizioni sulla Redenzione, scritte nell’Antico Testamento; inoltre i fiorentini del Medioevo,riferivano le profezie delle sibille sull’ascesa e la prosperità della città a Firenze anzichè a Roma